Ripercorrere il 1978 e gli avvenimenti che hanno impresso nella memoria collettiva dell’intera società umana il ricordo indelebile di una stagione storica e culturale attraverso la visione del cinema e dei media che questi avvenimenti li hanno raccontati, è lo scopo di questa serie di incontri, voluti dall’Assessorato alle Politiche Culturali, che si terranno presso la Sala polifunzionale di palazzo Ghirlanda Silva, sede della Biblioteca civica di Brugherio, in via Italia 27.
Ad accompagnare il racconto lungo sei serate, Carlo G. Cesaretti, critico di cinema che da anni tiene corsi di linguaggio cinematografico. Il 1978 è stato un anno importante per la storia del nostro Paese e non solo; è stato un anno in cui grandi avvenimenti e il racconto degli stessi si sono succeduti quasi a voler imprimere nella nostra memoria collettiva il ricordo indelebile di una stagione storica e culturale irripetibile.
Tornare indietro nel tempo è sempre un’azione imprescindibile per comprendere meglio il presente, ma è anche un’operazione delicata che si espone alle possibili distorsioni interpretative indotte dal senno di poi… Incrociare vari saperi, consultando documenti di natura differente, può forse allora costituire una strada più affidabile da percorrere. Per questo, perlomeno per restituire il “clima emotivo” dell’epoca, recuperare i vari frammenti di film, audiovisivi, fotografie, canzoni, trasmissioni televisive e radiofoniche, giornali e telegiornali di quel particolarissimo periodo di fine anni Settanta aiuterà a comprendere meglio non solo cosa avvenne allora ma anche cosa, come e quanto di tutto questo influenzi ancora oggi il vivere quotidiano, nella politica, nel cinema, nel nostro rapporto con le Immagini. Di seguito il calendario e i temi delle serate.
Mercoledì 16 ottobre: Gioventù (s)Travolta – La febbre del sabato sera comincia a contagiare i giovani, che ballano senza freni per sfogare energie implose (credendo di divertirsi). Ma nelle piazze, nelle discoteche, nelle radio libere o tra i contestatori armati di P38, l’aggregazione diviene sempre più una condivisione di solitudini.
Mercoledì 23 ottobre: Ricostruzione di una strage – Il rapimento Moro in tre dimensioni: reportage in diretta, ricostruzione documentaria, reinvenzione cinematografica. Riprendere la realtà implica sempre l’interrogarsi sulle forme adatte a mostrarla. Ma quanto “teatro” e quante “immagini” c’erano già nella realtà stessa?
Mercoledì 30 ottobre: Ritratti e fotografie – La storia delle foto negli anni di piombo, al tempo stesso ambigue testimonianze e trofei di guerra. E mentre le BR, con le loro polaroid, finiscono col far parte (senza capirlo) della Società dello Spettacolo, Aldo Moro compone, scrivendo, i ritratti agghiaccianti dei suoi compagni di partito.
Mercoledì 6 novembre: Cose che succedono – Tre papi, i cadaveri di Moro e Peppino Impastato lo stesso giorno, si dimette Leone, viene eletto Pertini. Intanto ai mondiali di calcio in Argentina trionfano i padroni di casa negli stadi, mentre a pochi metri di distanza squadre di torturatori trasformano gli oppositori in desaparecidos.
Mercoledì 13 novembre: Le supplenti – Serata di approfondimento in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Mentre le donne italiane “prendono coscienza” e conquistano diritti (del ’78 è la legge sull’aborto), cinema, radio e televisione propongono le loro “supplenti”, spiate dal buco della serratura da maschi italiani atavicamente incapaci di uscire dall’età puberale e impreparati alla parità dei sessi.
Mercoledì 20 novembre: L’alba dentro l’imbrunire – Mentre tutto, sul finire degli anni ’70, sembra precipitare nel buio della lotta armata o nella speculare luccicanza degli anni ’80 a venire, il cinema, la musica e le altre forme espressive giungono dove la politica non arriva più, indicando con ottimismo le possibili soluzioni. Magari fuori dal tempo…