domenica, Novembre 24, 2024
L’impresa dell’estate: in Lombardia 28 mila attività e 100 mila addetti

L’estate fa bene alle imprese lombarde: il settore coinvolto dal periodo più caldo dell’anno cresce in un anno del +0,8% e arriva a 28 mila imprese nel 2019. Hanno sede in Lombardia oltre un settimo delle 179 mila imprese italiane attive nel settore, il 15,5%. Sono soprattutto imprese che si occupano di installazione e manutenzione di condizionatori (3 mila su 12 mila in Italia) e cura del paesaggio (5 mila su 23 mila) che cresce del 3,6% in un anno in regione e del 2.6% nel Paese. Oltre 2 mila in Lombardia e 19 mila in Italia, tra produzione e commercio, le attività legate al gelato, quasi 2 mila su 23 mila le imprese che forniscono soluzioni economiche di alloggio come residence e bed and breakfast, campeggi e agriturismi, oltre mille su 9 mila quelle che vendono articoli sportivi e per il tempo libero come le biciclette. Il comparto dei settori estivi lombardi conta oltre 100 mila addetti, il 18,3% dei 550 mila nazionali. Vale 11 miliardi di euro di fatturato, di cui oltre 4 solo a Milano, su un totale italiano di circa 40 miliardi di euro. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese 2019.

Condizionatori, apparecchi di refrigerazione, estintori e impianti antincendio: chi svolge attività di controllo, installazione manutenzione o riparazione, recupero di gas o solventi come persona o impresa deve essere già iscritto al Registro telematico nazionale dei gas fluorurati ad effetto serra ma d’ora in poi si dovranno registrare anche i dati sulle vendite di gas fluorurati e di apparecchiature che li contengono in un’apposita banca dati tenuta dalla Camera di commercio capoluogo di regione. Il monitoraggio sarà utile per verificare i progressi compiuti nella riduzione delle emissioni e per valutare l’impatto dei regolamenti messi in atto. Ci sarà l’obbligo di registrare i dati relativi alle vendite di gas fluorurati e di apparecchiature contenenti gas fluorurati che partirà da luglio mentre da settembre ci sarà quello di comunicare i dati relativi agli interventi sulle apparecchiature contenenti FGAS.

L’obbligo di comunicazione è per chi opera nel settore e per i rivenditori di FGAS. Nel 2018 nel territorio di Milano Monza Brianza e Lodi sono più di 13 mila gli iscritti (+5,8% rispetto al 2017), di questi oltre 7 mila tra persone e imprese non sono solo iscritte ma anche certificate (sezione C del registro). Primi comuni Milano con 2.483 iscritti, Monza con 329, Cinisello Balsamo con 261, Sesto San Giovanni con 225, Pioltello con 180. Tra le prime anche Paderno Dugnano, San Giuliano Milanese, Limbiate, Cologno Monzese, Desio e Rho. La crescita maggiore a Cinisello Balsamo (+10,1%) e Limbiate (+9,6%). A livello regionale gli iscritti al 2018 sono 41 mila. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati degli iscritti al registro telematico nazionale dei gas fluorurati, anni 2018 e 2017.

“L’ambiente ha una centralità crescente – ha dichiarato Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – per l’impatto su economia, territorio e qualità della vita. Come Camera di commercio contribuiamo ad elevare il livello di attenzione e di consapevolezza delle imprese, in particolare di quelle legate alla manutenzione e installazione delle apparecchiature, anche attraverso una informazione puntuale sulle novità normative. Un più attento controllo delle emissioni e dei gas utilizzati negli impianti porterà infatti benefici a tutti, imprese e consumatori”.

Tra le lombarde Milano conta 7.489 imprese, il 27,0% regionale. Seguono Brescia con 3.799 imprese e un peso del 13,7%, Bergamo con 3.308, Varese con 2.660 e Monza con 2.392 imprese. Ne conta 2 mila Como. Per addetti, prima è Milano con oltre 31 mila, seguita da Monza e Brianza con circa 17 mila e Brescia e Bergamo con circa 11 mila ciascuna. In Italia prima è Roma con 12.698 imprese (7% del totale nazionale) e 36 mila addetti, seguita da Milano con 7.489 mila imprese (4,2%) e 31.247 mila addetti. Scorrendo la classifica delle province ci sono Torino e Napoli con oltre 6 mila imprese, Bari, Firenze, Brescia e Salerno con 4 mila imprese. Per quanto riguarda gli addetti dei settori “estivi” al terzo posto troviamo Torino con 21 mila, seguita da Monza e Brianza con 17 mila, Napoli e Padova con 13 mila, Verona, Firenze e Brescia con 12 mila. Guardando alla crescita in un anno del numero delle imprese attive nel comparto, al primo posto si colloca Nuoro con +5,2%, Siracusa con +4,7% tra 2018 e 2019, seguita da La Spezia (+4,3%).

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