il 23 ottobre a Cinisello Balsamo si presentano i risultati del progetto che hanno visto insieme medici, dietisti, educatori ed esperti di Slow Food nella ricerca di soluzioni innovative per il benessere delle persone anziane partendo dal cibo: un’esperienza di successo che può essere un modello per altre Rsa. Cibo e comunità come pilastri fondamentali del benessere degli anziani, in sinergia con l’assistenza medica: ecco l’innovativa ipotesi che sta all’origine del progetto “Un Orto al Sole”, i cui risultati saranno presentati in un incontro pubblico domenica 23 ottobre dalle ore 10 alle 12.30 presso la Residenza del Sole in via Bernini 14, Cinisello Balsamo (MI).
Il progetto è stato finanziato attraverso il bando “Che bello essere noi-Comunità sostenibili” di Fondazione Comunitaria Nord Milano e realizzato da Residenze del Sole in collaborazione con Slow Food Nord Milano, Xsquì, UniAbita Soc. Coop., Ortofficina Az. Agr. e “Amici della Residenza del Sole”.
Il progetto nasce dalle riflessioni scaturite in questi anni di emergenza sanitaria. Nei momenti drammatici del punto di vista sanitario e umano vissuti durante la pandemia, abbiamo maturato la necessità e la convinzione di attingere in maniera resiliente a nuove risorse e prospettive progettuali.
Da un lato, l’isolamento delle fasi più dure della pandemia ha reso ospiti e operatori più consapevoli del ruolo centrale del cibo nell’esperienza quotidiana. È, altresì, emersa la necessità di riflettere a fondo su cosa sia davvero la qualità del cibo e quali le sue potenzialità come veicolo di relazioni e ricordi.
Dall’altro lato, la necessità di prediligere gli spazi aperti come luoghi di incontro e relazione ha portato a riprogettare le aree outdoor, quali giardino e terrazzi, al fine di migliorare la qualità di vita degli ospiti della struttura residenziale, dei loro familiari e dei cittadini.
In un’ottica di co-progettazione, il personale della Residenza “Il Sole” ha lavorato con gli ospiti anziani e con le Associazioni presenti sul territorio per mettere in campo diverse azioni. E’ stato realizzato un vero e proprio orto urbano in un grande terrazzo della Residenza con l’utilizzo di materiali di riciclo, oltre un ciclo di incontri formativi sulla semina, cura e raccolta dei prodotti rivolti agli ospiti, familiari, volontari e operatori della Residenza. Gli ospiti hanno avuto il piacere del prendersi cura delle piante da orto, rievocando azioni che svolgevano in passato e facevano parte della loro quotidianità. Inoltre, visto il coinvolgimento dei familiari, hanno avuto modo di relazionarsi con loro dopo due anni di pandemia e di isolamento sociale.
Ma l’aspetto veramente inedito del progetto sono stati i quattro incontri formativi su Cibo e Salute, online, in cui i professionisti di Slow Food hanno dialogato con gli operatori della Residenza, tra cui ASA, Educatori e Medici. Come spiega la dott.ssa Patrizia Ucci (Comitato Esecutivo di Slow Food Lombardia e referente area Cibo e Salute), che insieme al dott. Antonio Bravi e alla dott.ssa Mara Ramploud ha curato i contenuti del corso: «gli interventi hanno messo a fuoco in primo luogo la relazione stretta tra stagionalità e metodi di produzione del cibo e capacità nutrizionali. Ma il cibo non è solo importante da un punto di vista nutrizionale. Non è solo nutrimento per il corpo, ma anche per la mente per lo spirito, è il più importante legante relazionale, di gioia: è un modo di comunicare e di ricordare. Quanto più si perdono le competenze neurologiche di un linguaggio esplicito tanto più aumenta l’importanza di altri diversi sistemi di comunicazione. Il tempo lento del coltivare, del cucinare, del consumare insieme sono i legami stretti delle relazioni di comunità che aumentano salute e benessere».
Focus dell’evento del 23 ottobre è proprio il racconto dei risultati di queste azioni fortemente innovative e sinergiche, che si inseriscono in un quadro più ampio di cura della persona, come spiega Gianfranca Duca, Direttrice Generale delle Residenze del Sole: «Il benessere dei nostri ospiti è l’obiettivo principale e il senso del nostro lavoro e si unisce indissolubilmente ai principi della dignità, del recupero cognitivo, del vissuto della persona. Nostra mission è la cura del particolare che contribuisce a dare dignità all’ospite. Nello specifico la dimensione del cibo è fondamentale per definire la propria identità e la propria autodeterminazione”.
Programma della giornata – La mattinata comincerà alle 10.00 con un laboratorio dedicato al tema della stagionalità; proseguirà dalle 11.00 con interventi di Gianfranca Duca (Direttrice Residenze Il Sole), Patrizia Ucci (referente Cibo e Salute Slow Food Lombardia) e Pasquale Lacagnina (Presidente Residenze Il Sole). Saranno presenti, nel giardino della Residenza, con i loro prodotti, gli agronomi di Ortofficina e l’associazione “verdi giardini” che ha come mission la rigenerazione delle piante, donate poi alla comunità. Alle 12.00 l’incontro si concluderà con un aperitivo “buono, pulito e giusto” a filiera corta, a cura di Slow Food Nord Milano. Per informazioni accoglienza@residenzedelsole.org 02-6111111