Manifesti pubblicitari, una pagina Instagram (traptherapy_official) e tanto entusiasmo da parte di 9 testimonial d’eccezione: presso la Biblioteca Vittorio Sereni di Melzo è stato presentato così il progetto TRAP THERAPY: PASSIONI E TALENTI CHE AIUTANO A CRESCERE!
Un progetto immaginato, ideato e sviluppato lo scorso anno da una collaborazione tra il Servizio sociale comunale e un gruppo di ragazzi del territorio melzese che volevano esprimersi attraverso le loro passioni, è potuto proseguire e concretizzarsi grazie al finanziamentodi Regione Lombardia nell’ambito del bando “GIOVANI SMART – SportMusicaARTe 2022” con la partecipazione di 3 partner del privato sociale – Cooperativa Milagro, capofila, Cooperativa Industria Scenica e Cooperativa Spazio Giovani – e due partner del pubblico – Comune di Melzo e l’Unione di Comuni Lombarda “Adda Martesana” – costituita dai Comuni di Bellinzago Lombardo, Liscate, Pozzuolo Martesana e Truccazzano.
Da qualche giorno Aurora, Pora, Mastro Hyde, Simone, Bulls, Noba, Santa Cruz, Andy Gun e Tya sono i testimonial della campagna partecipata di lancio del progetto nei Comuni di Melzo, Bellinzago Lombardo, Liscate, Pozzuolo Martesana Truccazzano. Ognuno protagonista di un manifesto che meglio rappresenta la sua personalità, invita i cittadini a cercarli sui muri, nelle piazze, nelle vie delle città interrogandoli così: “e tu cosa hai da dire”? un modo per stimolare un confronto e aprire un dialogo con la comunità a cui appartengono.
Il Progetto Trap Therapy fonda il proprio agire sul fatto che i giovani siano dei potenziali promotori di senso di comunità e di coesione sociale, nella misura in cui i loro stessi bisogni vengono considerati un’occasione per sviluppare in loro e nella più ampia comunità giovanile del territorio, corresponsabilità e competenze.
Trap Therapy è un’azione sperimentale che nasce dal desiderio di un gruppo di ragazzi, e si colloca nel filone dell’implementazione di un welfare generativo in grado di sviluppare il senso di cittadinanza e di protagonismo in tutti i cittadini, a partire dalle giovani generazioni, come possibile contrasto alla passività e alla costruzione di vite predefinite. Il Progetto utilizza la forma artistica della Trap e propone una lettura della musica in chiave di coesione ed equità sociale, come strumento di crescita e di espressione di talenti e competenze in grado di superare la tipizzazione di un target adolescenziale che presenta spesso per gli adulti solo profili di fragilità e gap nel proprio percorso biografico.
Trap Therapy esercita la capacità dei ragazzi di orientare e/o ri-orientare il proprio progetto di vita verso mete costruttive per sé stessi e per gli altri. Il progetto andrà ad investire sulla modalità della peer education, già sperimentata sui territori aderenti sulle tematiche della legalità e orientamento. La modalità di lavoro utilizzata permette di tenere sempre in considerazione, in ogni fase del processo, i giovani, intesi come collaboratori e soggetti coinvolti sin dall’inizio del progetto e non come destinatari da azioni pensate dagli adulti.
Gli operatori andranno a proporre e supportare il gruppo peer verso un apprendimento orientato alla cooperazione e al lavoro di gruppo, ma il contenuto del lavoro in tema di prodotti musicali e laboratoriali sarà prodotto dagli stessi giovani. I giovani coinvolti promuoveranno laboratori artistici rivolti agli adolescenti del territorio; la trap potrà essere strumento di connessione tra diverse generazioni.
I giovani coinvolti hanno due certezze: “no prodotti preconfezionati e solo cose real. La trap non segue schemi e non lascia spazio alla falsità”. Già una prima esperienza di laboratori offerta da un gruppo dei ragazzi del progetto a degli adolescenti, nell’ambito del festival di teatro educazione che si è svolta a Serra San Quirico nelle Marche i primi di ottobre, si può vedere al link https://youtu.be/VZ-cxt7PeUg.
Nei prossimi mesi il lavoro del gruppo di giovani di Trap Therapy sarà indirizzato alla costruzione di una campagna di comunicazione partecipata, che vedrà coinvolti i cittadini dei territori dei comuni partner, perché il progetto non è “per i ragazzi”, ma i giovani offriranno occasioni di dialogo e scambio nella comunità. Prossimo appuntamento la Fiera delle Palme di Melzo.