lunedì, Novembre 25, 2024
L’assistenza alle persone anziane? Già in ospedale grazie a Family Care

Forte della precedente esperienza presso l’Ospedale dell’Angelo di Mestre, Family Care, Agenzia per il Lavoro controllata da Openjobmetis SpA e specializzata nella ricerca, selezione e formazione di badanti, già presente sul territorio nazionale con 20 filiali, apre una nuova sede presso lo storico Ospedale Niguarda di Milano. La filiale, già attiva da dicembre all’interno del più grande istituto ospedaliero lombardo, rappresenta la scelta di Family Care di farsi sempre più prossima ai bisogni delle famiglie nei momenti maggiormente delicati che richiedono una costante assistenza domiciliare per anziani e persone non autosufficienti.

Secondo una ricerca realizzata dal centro studi e ricerche Idos, sempre più famiglie sono in difficoltà nel trovare badanti. Servirebbero, infatti, fino a 23mila persone in più all’anno per rispondere ai bisogni di una popolazione sempre più anziana. Lo studio calcola un fabbisogno che oscillerebbe, nel triennio 2023-2025, tra 74 mila, e 89 mila lavoratori.

“La domanda nel settore dell’assistenza domiciliare per anziani è in forte crescita» -evidenzia Rosario Rasizza, AD di Family Care – «anche perché la popolazione sta diventando, fortunatamente, sempre più longeva. Purtroppo, però, su 2 milioni di lavoratori domestici in Italia, circa il 52% è irregolare. Noi, confidando anche in un più intenso confronto con le istituzioni, auspichiamo che si possa andare incontro alle famiglie per affrontare le spese, rendere totalmente detraibili i costi sostenuti per l’assunzione della badante e combattere così, collateralmente, anche il lavoro sommerso”.

“Attualmente – sottolinea Danilo Arcaini, Direttore Commerciale di Family Care – abbiamo al nostro attivo oltre 1600 badanti al mese, su tutto il territorio nazionale, con un aumento di 500 assunzioni sull’anno precedente. Dal 2021 al 2022 abbiamo registrato una crescita della domanda di circa il 20%. La formazione delle badanti – la cui provenienza è per il 65% dall’Est Europa, per il 20% dal Nord Africa e per il 10% dal Sud America – è un momento centrale dell’attività di Family Care, che ha tenuto nel 2022 oltre 1000 ore di formazione, completamente gratuite per i corsisti, senza contare l’alta percentuale di assunzione a tempo indeterminato del nostro personale già dal primo giorno di lavoro presso le case delle famiglie che si sono affidate a noi”.

La filiale di Family Care all’interno dell’Ospedale Niguarda, come descrive non senza emozione Armando D’Aloise, Consulente per l’Assistenza Familiare rappresenta anche un punto di riferimento per le famiglie in momenti particolarmente delicati: “Lavorare nella filiale Family Care di Milano Niguarda rappresenta un’esperienza che mi ha insegnato molto sulla fragilità e sulla forza umana. Incontrare ogni giorno persone che si stanno occupando della cura dei propri cari malati, anziani o non più autosufficienti, mi ha reso consapevole delle sfide che queste persone affrontano ogni giorno, e mi ha fatto apprezzare la straordinaria determinazione di molte di loro. Ogni famiglia ha la propria storia e le proprie criticità da affrontare: il nostro compito, come consulenti per l’assistenza familiare, è quello di ascoltare le esigenze, le preoccupazioni e i desideri di chi si rivolge a noi per poi trovare insieme la soluzione migliore, quella in grado di regalare la maggior serenità possibile nella sopraggiunta fragilità. Osservare la situazione dal punto di vista della famiglia è di fondamentale importanza per comprendere quali sono le principali difficoltà e come risolverle”.

“Questa apertura al Niguarda segna un trend che intendiamo replicare in altre strutture ospedaliere – prosegue Arcaini -. L’obiettivo è quello di offrire un servizio professionale sempre più personalizzato per stare vicino a chi ha bisogno e andare incontro alle esigenze dell’assistito alle prese con una necessaria e non facile riorganizzazione familiare. Siamo tuttavia orgogliosi di essere, di fatto, protagonisti di una scelta di domiciliarità capace di offrire la prospettiva di un invecchiamento più sereno nella propria abitazione, là dove ciascuno di noi conserva i ricordi di una vita, una prospettiva suggerita come auspicabile anche da Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente dell’Accademia Pontificia per la Vita”.

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