In un’aula consiliare gremita si è svolta lunedì sera un’assemblea pubblica per presentare il progetto di realizzazione di una Casa di Comunità e di un Ospedale di Comunità a Cormano, completando così il quadro dei presidi sanitari previsti per il distretto ASST Nord Milano in ottemperanza al piano di sviluppo della medicina di prossimità sviluppato da ATS Milano secondo le linee guida regionali che concretizzano i progetti del PNRR Missione 6 Salute Componente 1: reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale.
A relazionare i cittadini di Cormano sono intervenuti esponenti di Regione Lombardia e degli Enti regionali competenti per l’ambito sanitario (ATS Milano e ASST Nord Milano). I relatori hanno illustrato i piani di sviluppo della sanità lombarda, secondo le linee guida del PNRR e della riforma sanitaria regionale, analizzando la situazione dei territori e in particolare di Cormano, e come queste circostanze abbiano portato all’opportunità di realizzare proprio a Cormano una struttura socio-sanitaria composta da Casa di Comunità + Ospedale di Comunità che consenta di fornire ai cittadini i servizi indispensabili per la salute colmando anche le gravi lacune che vedono Cormano attualmente sprovvista di presidi sanitari in grado di offrire funzioni di assistenza sanitaria primaria e attività di prevenzione. Durante la serata è stato anche presentato il progetto che prevede l’edificazione della struttura in un’area di terreno di proprietà comunale, facente parte del parco 2CR8 in località Fornasè, individuata come unica soluzione possibile per la realizzazione della struttura in carico agli enti sanitari lombardi per la progettazione, la realizzazione, la gestione e la manutenzione.
Durante la presentazione sono stati numerosi gli interventi dei cittadini, alcuni dei quali contrari all’edificazione nell’area di terreno del parco 2CR8. I relatori e il sindaco hanno tuttavia ribadito come la scelta dell’amministrazione di individuare quell’area sia stata lungamente ponderata e soppesata, dovendo scartare ipotesi alternative che non corrispondevano ai requisiti richiesti dalle linee guida. Peraltro la posizione dell’amministrazione comunale ha fin da subito chiarito che, pur consapevoli della necessità di sacrificare una porzione di terreno (circa 1800 mq su un’area di 22000 mq per la sola porzione di via Tobagi) tale sacrificio sarà ampiamente compensato dai benefici per tutta la comunità di avere sul territorio una struttura socio-sanitaria finora assente. Inoltre Magistro ha chiarito che già nell’immediato una parte di questi 1800 mq edificati sarà compensata recuperando a pochi metri di distanza circa 1150 metri quadri da un’area di parcheggio inutilizzata che verrà riconvertita a verde, sempre nell’ambito del parco 2CR8, arricchendo così una zona di parco attualmente a verde incolto e già interessata da un progetto di riqualificazione.
“Abbiamo voluto dare ai cittadini, che ringraziamo per essere intervenuti così numerosi, l’opportunità di conoscere meglio il progetto dalla viva voce dei più alti rappresentanti della sanità lombarda e della stessa Regione Lombardia, affinché il quadro generale in cui questo specifico intervento si inserisce fosse a conoscenza di tutti, e crediamo di esserci riusciti già ieri sera mentre ci ripromettiamo nuove iniziative sul territorio per dare modo alla comunità di conoscere meglio il progetto – spiega il Sindaco Magistro. Il rammarico è quello di non aver dovuto far fronte a numerose intemperanze che hanno reso difficile ai relatori spiegare il progetto e inquadrarlo in un’ottica oggettiva sia riguardo gli enormi benefici che una struttura socio-sanitaria di prossimità renderà al nostro territorio, sia riguardo la scelta di realizzare tale struttura in un’area verde che tuttavia – lo ribadisco ancora una volta – non impedirà in alcun modo ai cittadini di fruire del parco.
La serata è stata anche l’occasione per fare luce su proposte alternative utopistiche e impraticabili come quella di Villa Gioiosa dietro le quali qualcuno per finalità meramente politiche, proprio per la mancanza totale delle caratteristiche necessarie, attraverso un interessamento di facciata, sta di fatto facendo di tutto per mettersi di traverso alla realizzazione di questi presidi sanitari indispensabili per la salute dei nostri cittadini. A prescindere dalle valutazioni sulle metrature, già abbondantemente esposte, confermo che l’assetto attuale del parco rimarrà fruibile in tutte le sue parti, a costruzione ultimata ma anche durante le lavorazioni di cantiere. Non verranno toccate le strutture dell’area giochi già presente e dell’area fitness che abbiamo recentemente installato, né la pista ciclabile attualmente esistente e che anzi verrà completata proprio da questa amministrazione nella zona nord del parco e che andrà a connettersi con il Parco dell’Acqua.
Ulteriori sviluppi sono previsti per il parco 2CR8 già negli ultimi mesi interessato ad esempio da importanti piantumazioni grazie al progetto Piantalalì di FNM – continua il Primo Cittadino – che sarà arricchito da un’area cani di circa 700 mq oltre che da strutture sportive nella zona sud, previste dagli accordi con un costruttore che sta edificando a ridosso di quell’area, consentendoci così di trasformare una zona di terreno verde in un vero parco. Comprendiamo i timori di alcuni cittadini, ai quali forse qualcuno in cattiva fede ha fatto credere che il parco 2CR8 verrà sventrato: non sarà così, le mappe illustrate ieri lo dimostrano molto chiaramente e anzi siamo sicuri che l’aver appreso il reale impatto della realizzazione accompagnato dalle compensazioni illustrate rassicurerà i più timorosi sul fatto che potremo avere un parco completamente fruibile e anzi in ulteriore arricchimento insieme alla presenza di una struttura indispensabile per la salute di tutti i cittadini, in particolar modo quelli più fragili, ai quali non possiamo e non vogliamo negare il diritto di una medicina di prossimità che li assista e li accompagni nei loro bisogni fondamentali” conclude Magistro.
I piani di realizzazione prevedono una durata dei lavori di circa 360 giorni con inizio ipotizzato per ottobre 2023; tutte le strutture previste dal PNRR e dai piani di Regione Lombardia dovranno comunque essere attive e funzionanti entro il 2025.