Dopo le alluvioni che hanno colpito il nord Italia in queste settimane, causando ingenti danni anche nell’Adda Martesana, il convegno “Cambiamenti climatici: il tempo delle scelte”, svoltosi a Gorgonzola lo scorso 23 maggio, è risultato di drammatica attualità.
Organizzato dal Gruppo COGESER e patrocinato da Confservizi Lombardia come secondo appuntamento del ciclo “Energia, clima e ambiente: le sfide per l’Adda Martesana oggi”, l’incontro ha visto al tavolo dei relatori Mario Tozzi, Primo Ricercatore Cnr e divulgatore scientifico; Annalisa Corrado (collegatasi da remoto), responsabile progetti innovativi ESCO AzzeroCO2 e delle attività tecniche Kyoto Club; Luca Lombroso, meteorologo AMPRO, meteorologo Osservatorio Geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia. A moderare il convegno, Maurizio Melis, giornalista scientifico di Radio 24.
I saluti iniziali sono stati portati dalla sindaca di Gorgonzola, Ilaria Scaccabarozzi, dal referente di Confservizi, Massimo di Domenico, e dall’amministratore unico di COGESER Spa, Paolo Sabbioni.
L’intervento di Mario Tozzi si è focalizzato sul tema del negazionismo climatico. A fronte di una comunità scientifica per la quasi totalità sicura del fatto che il “climate change” sia in corso e sia dovuto in larga misura all’attività umana, si registra una campagna di disinformazione non basata su evidenze scientifiche e dati ma solo finalizzata a generare il dubbio. Come già avvenuto per la lotta contro i danni del fumo o per quella ai pesticidi, che hanno visto le multinazionali dei due settori investire in attività mediatiche, dietro all’attuale campagna si possono scorgere gli interessi del comparto gas&oil. Per Tozzi il comportamento dei governi è “bipolare”: da un lato prendono impegni per la decarbonizzazione, dall’altro sovvenzionano il settore delle energie fossili, settore che continua a fare prospezioni e a investire in nuovi giacimenti, quindi con prospettive future a lungo termine.
Annalisa Corrado ha sottolineato come le fonti di energia rinnovabile, un tempo considerate inadeguate a sopperire al fabbisogno di una nazione, stiano dimostrando (in Italia oggi costituiscono più del 40% della produzione di energia elettrica) di poterlo fare e di essere non solo sicure dal punto di vista ambientale ma anche economicamente sostenibili.
Il meteorologo Luca Lombroso ha invece evidenziato come cambiamento climatico e aumento delle temperature si stiano rivelando, con sempre maggior sicurezza, le cause dei frequenti eventi atmosferici estremi. Di particolare interesse una mappa che mostrava il territorio colpito dalle forti piogge, con conseguenti inondazioni, del 2023, territorio che andava dalla Corsica alla Repubblica Ceca, passando per l’Italia e, in particolare, sull’Emilia Romagna. È stata realizzata una simulazione ipotizzando il passaggio della stessa perturbazione su di un Mediterraneo più freddo di pochi gradi. In questo caso la perturbazione avrebbe colpito un’area molto più ridotta. Un avvertimento in chiusura di intervento: non sottovalutare le allerte diffuse dalla Protezione Civile. L’incontro si è chiuso con alcune domande di Melis ai relatori e con alcuni interventi dal pubblico.