domenica, Novembre 24, 2024

Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza nella seduta del 26 febbraio il Bilancio di previsione 2018-2020. La manovra finanziaria anticrisi, che prevede entrate correnti per circa 33 milioni di euro, prosegue sulla strada del risanamento dei conti del Comune, intrapresa nel 2017 con l’adozione del Piano di riequilibrio finanziario decennale. Rispetto al 2017 restano invariate le aliquote di addizionale IRPEF, IMU e TASI, con le relative soglie di esenzione e detrazioni; diminuisce in media del 17% la tassa sui rifiuti per le famiglie e diminuiscono i costi dei nidi comunali. Pollice su dal Consiglio Comunale anche per il Programma triennale delle opere pubbliche, che prevede interventi su strade, illuminazione pubblica, parchi e giardini, scuole e cimitero comunale per circa 14 milioni di euro nel biennio 2018-2019.

“La parola chiave di questa manovra finanziaria è riequilibrio – spiega il sindaco Paolo Micheli -. Grazie a entrate certe, diminuzione degli sprechi e oculatezza nella spesa, ci lasciamo alle spalle una gravissima crisi finanziaria e di liquidità che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione e che abbiamo gestito al meglio. I conti comunali stanno tornando in ordine e quest’anno possiamo dire con grande soddisfazione di aver evitato il dissesto finanziario del Comune e quindi il rischio del taglio dei servizi non indispensabili. Ci sono ottime notizie per noi segratesi visibili fin da subito: la riduzione della TARI, la riduzione delle tariffe dei nidi comunali, destinate a diminuire ancora dal prossimo anno con l’aggiudicazione della nuova gara d’appalto, e l’iniezione di risorse che ci permetteranno di sistemare scuole, strade, edifici e parchi”.

“Nel bilancio di previsione 2018 ci sono molte buone notizie per l’ente e per la cittadinanza – prosegue il vicesindaco con delega al Bilancio Luca Stanca -. Siamo orgogliosi degli importanti risultati raggiunti nel risanamento dei conti comunali: abbiamo risolto il problema dei 3 milioni di euro di debiti nascosti, che sono stati ripianati interamente nel corso del 2017; abbiamo neutralizzato crediti inesigibili ereditati dal passato per circa 15 milioni di euro; abbiamo azzerato il disavanzo corrente: il 2018 è l’ultimo esercizio in cui si finanzia disavanzo corrente con oneri d’urbanizzazione, mentre dal 2019 in poi le entrate correnti pareggeranno la spesa corrente; abbiamo ridotto drasticamente, da 26 milioni di euro nel 2015, a 4,5 milioni di euro nel 2020, i debiti per mutui accesi da altri prima di noi, che pesavano sulla testa di ogni cittadino segratese; abbiamo posto fine alla drammatica crisi di liquidità del Comune: già a partire dal 2019 l’ente non pagherà più interessi su anticipazioni di tesoreria. Se pensiamo alla gravità della situazione da cui siamo partiti nel 2015, quando abbiamo trovato un ente sull’orlo del dissesto finanziario, i risultati raggiunti da questa amministrazione sono davvero straordinari”.

Addizionale IRPEF invariata – Confermata l’aliquota unica dello 0,8 per cento, con esenzione per i redditi sotto i 15.000 euro, per un gettito stimato di 6,1 milioni di euro.

IMU invariata – Confermate le aliquote e le detrazioni IMU: 0,6% per le abitazioni principali di lusso (categorie A1,A2,A8) e le tipologie assimilate; 0,95% per le unità immobiliari appartenenti alla categoria del gruppo catastale “Negozi e botteghe” (C1); 1,06% per gli altri fabbricati (ad eccezione della categoria D); 1,06% fabbricati di categoria D (0,76 gettito allo Stato 0,30 gettito al Comune); 1,06% aree fabbricabili; 1,06% terreni agricoli. Il gettito stimato, al netto delle trattenute per il Fondo di Solidarietà Comunale, è di 12,7 milioni di euro.

TASI invariata – Confermata l’aliquota del 2,5 per mille sui fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, fintanto che rimanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. Il gettito stimato è di 90.000 euro.

Diminuisce la TARI – La tassa sui rifiuti per le famiglie diminuisce del 17% in medio. La riduzione del costo del servizio è complessivamente del 27% se si considera anche la riduzione delle tariffe realizzata nel bilancio 2017.

Riduzione delle tariffe degli ASILI NIDO – Lo scaglione ISEE da 33.000 a 45.000 euro viene rimodulato in quattro nuove fasce da 3.000 euro ciascuno, realizzando contemporaneamente una significativa riduzione delle tariffe grazie alla riduzione del costo del servizio. Vengono inoltre reintrodotti gli sconti per i secondi fratelli anche per le fasce di reddito alte. La rimodulazione delle tariffe entra in vigore retroattivamente da gennaio 2018.

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