Aiutare chi è in difficoltà con il proprio lavoro. È questo lo spirito del Social Day, l’iniziativa nata nel Veneto oltre 10 anni fa, che solo quest’anno coinvolgerà più di 10mila ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori delle province di Vicenza, Treviso, Padova, Verona, Trento, Pisa, Lodi e Milano. «All’interno di questo grande movimento di cittadinanza attiva in cui i giovani prendono coscienza dei problemi del mondo e si danno da fare concretamentre per portare il loro contributo – ha affermato la sindaca Ivonne Cosciotti – è con orgoglio che saluto i ragazzi di Pioltello, che hanno aderito numerosi e con entusiamo a questo progetto di raccolta di fondi per finanziare un progetto di microcredito a Malikà, un sobborgo di Dakar, capitale del Senegal. A riprova – ha concluso la sindaca – che quando c’è ‘da sporcarsi le mani’ i giovani ci sono, eccome».
Il percorso che porterà alla giornata del 14 aprile, quando i ragazzi coinvolti realizzeranno un’attività manuale presso case di privati, negli oratori, nelle associazioni o altri ambienti è iniziato il 21 marzo, con gli incontri nelle scuole. La sindaca Ivonne Cosciotti, l’assessora Jessica D’Adamo, gli educatori della cooperativa Arti e mestieri, l’associazione Fratelli dell’Uomo insieme al signor Babacar della CooperativaIntermonde, che gestirà in Senegal il progetto di microcredito a Malikà, hanno incontrato i ragazzi delle scuole superiori Machiavelli (due terze e due quarte), della Gramsci (due quarte) e delle medie dell’Iqbal Masih di Seggiano e Limito (cinque seconde). Incontri di presentazione del progetto a cui seguiranno una serie di incontri – 4 pre per le superiori e 6 per le medie – sui diritti umani e la cittadinanza attiva, tenuti da Fratelli dell’uomo.
«Oggi siamo stati quattro scuole della città per presentare il progetto Malikà e il Social Day ed è stata una giornata unica, veramente interessante – ha spiegato Jessica D’Adamo, assessora Politiche giovanili, Scambi culturali e cooperazione internazionale -. Abbiamo illustrato i concetti e i comportamenti di cittadinanza attiva, attraverso il quale potremo far arrivare in questo sobborgo della capitale del Senegal Dakar aiuticoncreti. I ragazzi hanno compreso l’importanza del progetto e del loro contributo, attraverso il quale miglioreranno loro stessi, la nostra città, ma soprattutto aiuteranno persone di un parte del mondo che magari non conosceranno mai, ma che si ricorderanno di Pioltello e dei suoi generosi studenti. Ora inizia un percorso che ci porterà al Social day del 14 aprile; ogni classe, in completa autonomia ma con il sostegno, se richiesto di educatori e Comune, sceglierà quale iniziativa intraprendere. Ma tanto è l’entusiasmo che una quarta del Gramsci sta già lavorando a un progetto, che li vedrà offrire in cambio di un contributo delle macedonie autoprodotte ai propri colleghi di scuola. Altre classi stanno già progettando dei laboratori da allestire in città e nelle classi elementari: è un’onda di diritti umani e cittadinanza attiva che travolgerà gioiosamente la nostra città».
Il progetto “Vivere a Malikà, nonostante la precarietà economica e la presenza della discarica”, ha come obiettivo sostenere il lavoro dell’associazione Fratelli dell’uomo, che da alcuni anni attraverso il microcredito aiuta una serie di piccole re altà imprenditoriali. Malikà è un sobborgo di Dakar, in Senegal, dove mucchi di case raffazzonate sorgono nei pressi di una enorme discarica che rappresenta la vita e la morte per gli abitanti. La vita perché molte persone vivono rovistando nella spazzatura in cerca di qualcosa da rivendere o riutilizzare. La morte perché malattie e precarietà si accompagnano a questa triste attività.Con i fondi raccolti Fratelli dell’Uomo conta di migliorare significativamente le condizioni di vita di 50 famiglie e le prospettive lavorative di giovani e donne, avviando nuove attività, sviluppando le esistenti e avviando percorsi di formazione.
0 Commenti