Nel 2017 la ripresa partita nel 2014 si consolida sia a Milano sia in Lombardia, al pari dell’Italia. Nel complesso del quadriennio 2014-2017, la Lombardia cresce del +5,1%, Milano del +6,2%, quasi due volte il ritmo dell’Italia (+3,4%). Grazie a questa performance, il PIL a Milano risulta oggi sopra il pre crisi del +3,2%, contro un differenziale ancora negativo per Lombardia (-1,1%) e Italia (-4,5%). La domanda estera ha contribuito in maniera sostanziale alla recente ripresa milanese e lombarda. Infatti, nel 2017 le esportazioni regionali hanno raggiunto un nuovo record a 120 miliardi di euro, con una crescita del +7,5% rispetto al 2016 (quando aveva registrato un magro +0,6%) ben agganciata alla forte espansione del commercio mondiale. La dinamica della Lombardia è tra le migliori nel confronto nazionale ed europeo e riflette andamenti positivi di tutte le province lombarde: il contributo maggiore viene dall’area di Milano, Lodi, Monza e Brianza, che attiva il 45% sull’export regionale e registra un +8,5% annuo. Trainano sia i Paesi Ue (+8,0%, con crescite sopra la media dell’est Europa) sia extra Ue (+6,9%, in particolare, +12,8% USA, +9,9% Cina e +27,8% Russia).
A livello di settori manifatturieri, continuano a distinguersi farmaceutica (+25,2% annuo), alimentare (+17,0%) e metalli (+9,0%), e accelerano tra ottobre e dicembre 2017 anche automotive, elettronica e gomma/plastica. Le indicazioni provenienti dalle indagini sulla fiducia delle imprese manifatturiere del nostro territorio indicano prospettive positive per i prossimi mesi in termini di produzione e di domanda (sia nazionale sia estera). Sul fronte consumatori, il clima di fiducia del Nord-Ovest risale a marzo e si conferma su livelli ben superiori a quelli di un anno fa. Il miglioramento del quadro economico continua a rafforzare il mercato del lavoro. Nel 2017 il saldo degli occupati rispetto al pre crisi raggiunge in Lombardia quota +125 mila e, dopo nove anni, anche il tasso di occupazione (67,3%) supera il livello del 2008 (66,9%). Il buon risultato investe prevalentemente le donne (+115 mila), ma finalmente anche gli uomini (+10 mila) tornano in attivo.
Nell’ultimo anno è cresciuta in particolare l’occupazione a tempo determinato: la quota di dipendenti lombardi a tempo indeterminato è scesa nel 2017 all’88,7%, dopo essere rimasta sostanzialmente stabile intorno al 90% tra il 2008 e il 2016. In questa fase di recupero rimangono in controtendenza i lavoratori meno istruiti (-231 mila quelli con sola licenza media), il cui divario rispetto ai laureati (+281 mila) e ai diplomati (+76 mila) si va accentuando.
Tuttavia permane uno squilibrio generazionale. Infatti, il saldo positivo di 125 mila occupati è il risultato di -505 mila under 44 e +631 mila over 45. Pur considerando il trend demografico (la popolazione di 15-44 anni è diminuita di 431 mila unità a fronte di +694 mila degli over45) resta quindi da affrontare il mancato recupero dei più giovani. Qualche evoluzione positiva nel 2017 per gli under 44 si riscontra sul fronte disoccupazione, nell’ultimo anno calata in modo più sensibile in quella fascia di età. In particolare tra i 15-24 anni il tasso di disoccupazione scende di ben 7 punti percentuali (dal 29,9% al 22,9%) e la percentuale di Neet si riduce dal 15,0% al 14,2%.
Sul fronte del credito, i prestiti bancari alle imprese lombarde (secondo elaborazioni della sede di Milano di Banca d’Italia fornite in via esclusiva ad Assolombarda) nel terzo trimestre 2017 ammontano a 222,5 miliardi di euro e sono sostanzialmente stabili (-0,1%) rispetto allo stesso trimestre del 2016, in un trend di crescita in progressiva attenuazione da metà 2016. Questo dato aggregato è la sintesi di andamenti differenti per classi dimensionali di impresa e per settori. Dal lato dimensionale, le medio-grandi imprese con oltre 20 addetti (87% del totale dei prestiti) registrano un lieve aumento (+0,3% nel terzo trimestre 2017), mentre i prestiti alle imprese fino a 20 addetti (13% del totale dei prestiti) continuano a diminuire (-3,0%). Dal lato settoriale, l’industria cresce (+1,5% nel terzo trimestre 2017), seguono i servizi con tassi più contenuti (+0,6%), mentre nelle costruzioni non si arresta la forte contrazione (-5,9%). Infine, in termini di procedure, in Lombardia si consolida la diminuzione dei fallimenti (-12,5% nei primi nove mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016) e le liquidazioni volontarie invertono il trend e iniziano a diminuire (-1,3%).
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