Ecomuseo della Martesana sugli allori. Lo scorso 15 giugno a Parigi il Consiglio dell’UNESCO ha approvato con 36 voti su 36 il progetto di costituzione della RETE GLOBALE DEI MUSEI DELL’ACQUA facendone una propria azione e componente ufficiale. Il progetto sta coinvolgendo 60 musei e centri di ricerca in varie parti del mondo con un bacino di utenza di oltre 5 milioni di persone. L’iniziativa serve a sviluppare una “coscienza” dell’acqua per assicurare soprattutto alle giovani generazioni un futuro sostenibile in linea con gli obiettivi della nuova Agenda di Sviluppo dell’ONU. La Rete Italiana dei “Musei dell’acqua” è attualmente composta da 11 sedi coordinate dall’Università Cà Foscari: oltre a Venezia e alla sua laguna, Milano con i suoi navigli, Bologna con i suoi canali, Roma con gli acquedotti, Comacchio con le saline, Palermo e Napoli con i canali sotterranei. Un patrimonio da valorizzare anche in chiave turistica!
A Milano il riferimento è l’istituzione culturale “Ecomuseo Martesana”. Un riconoscimento che rende ragione dell’impegno dell’Ecomuseo Martesana nel portare avanti un discorso culturale e sociale sul territorio. L’Ecomuseo Martesana è stato preso come modello per uno sviluppo del territorio in chiave associazionistica e di rete che vede il coinvolgimento e l’impegno degli attori territoriali (enti locali, associazioni di primo e secondo livello, stakeholders, fruitori turistici) in azioni di salvaguardia e valorizzazione del complesso Heritage dei Navigli. Il tema dell’acqua è anche parte integrante del progetto pilota “SWARE” del Programma Europeo Interreg 2014-2020. Il progetto vede coinvolti l’Olanda (capofila), l’Italia (Città Metropolitana di Milano), l’Irlanda, la Slovacchia, l’Ungheria, la Lettonia.
Maggiori informazioni sul link del Ministero degli Esteri: https://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/archivionotizie/retediplomatica/l-italia-lancia-all-unesco-la-rete-internazionale-dei-musei-dell-acqua.html
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