Dal 12 aprile al 3 maggio 2018 un Dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha condotto una lunga verifica amministrativo-contabile sul Comune di Segrate. Nel mese di agosto l’Ispettorato Generale di Finanza ha trasmesso la Relazione relativa a tale verifica al Sindaco di Segrate, alla Procura Regionale della Corte dei Conti, alla Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti, al Ministero dell’Interno e al Collegio dei Revisori dei conti, resa pubblica lunedì 10 settembre 2018 nell’apposita sezione del sito del Comune di Segrate. La verifica ha avuto per oggetto principale i bilanci e l’indebitamento dell’ente nel periodo 2012-2018. Sono stati esaminati inoltre i rapporti con le società partecipate, la spesa per il personale e per gli organi, e la spesa per incarichi e affidamenti. Sono stati evidenziati numerosi rilievi, sintetizzati in 17 punti, rispetto ai quali il Comune dovrà fornire entro 120 giorni una dettagliata relazione sui provvedimenti adottati. La relazione del MEF esamina approfonditamente le ragioni che hanno portato all’adozione del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, evidenziando una lunga serie di irregolarità e carenze relative al periodo tra il 2012 e il 2015: “La gestione finanziaria dell’Ente locale non è stata affatto ordinata e prudente. […] Soprattutto, l’Ente ha omesso di analizzare e rimuovere tempestivamente le cause delle criticità che erano state individuate dalla Corte dei conti, con il risultato di sedimentare problematiche che non potevano che sfociare in un più grave squilibrio” (pag. 7).
La relazione sottolinea invece come il cambio di Amministrazione avvenuto nel corso del 2015 sia stato salutare per la gestione finanziaria dell’ente locale: “Il 2015 al Comune di Segrate è identificabile come sinonimo di radicale avvicendamento: nel 2015 sono infatti stati eletti un nuovo Sindaco e una nuova amministrazione comunale, hanno preso servizio sia un nuovo Segretario Generale che un nuovo Dirigente – Ragioniere Capo, ed inoltre è stato nominato un nuovo Collegio dei revisori dei conti. Tali circostanze hanno costituito una condizione obiettivamente favorevole per facilitare l’emersione delle problematiche che erano state fino ad allora trascurate o non comprese. Il tempo ragionevolmente necessario a comprendere appieno lo stato delle cose ha poi condotto l’amministrazione comunale a deliberare l’attivazione della procedura di riequilibrio finanziario pluriennale all’inizio del 2017” (pag. 7)Complessivamente, la relazione del MEF certifica in modo chiaro e circostanziato una gestione economico-finanziaria del Comune di Segrate imprudente e disordinata fino al 2015, e viceversa una responsabile e decisa azione di risanamento da parte dell’attuale Amministrazione comunale. Non lasciano dubbi a tale riguardo le considerazioni conclusive sulla situazione finanziaria del Comune di Segrate (pagg. 54 e 55), riportate di seguito:. “Le criticità, obiettivamente rilevanti, a cui si è fatto cenno nei paragrafi precedenti, hanno complessivamente determinato la condizione affinché il Comune di Segrate, all’inizio del 2017, non potesse intraprendere altra strada che quella dettata dall’art. 243-bis, del TUEL [Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale], dato il disavanzo di fatto che si era sino ad allora sedimentato, in concomitanza con un grave deficit di liquidità. Far passare altro tempo avrebbe, presumibilmente, costituito solamente la premessa per far maturare le condizioni di cui all’art. 244 dello stesso TUEL [dissesto finanziario]”.
E’ sorprendente dover sottolineare che il Comune di Segrate non è, e non era, un ente locale piegato da inevitabili ristrettezze finanziarie. E’ un comune con entrate molto rilevanti in valore assoluto e relativo, che in virtù di tale condizione di favore si è potuto permettere un livello di spesa molto elevato. Una gestione finanziaria minimamente responsabile avrebbe solo dovuto monitorare il permanere delle condizioni di equilibrio, ed in caso quest’ultimo difettasse operare nella direzione di un contenimento delle spese, oppure un incremento delle entrate visto che se ne conservano ampi margini. Quando già non erano mancati gli allarmi (ampia anticipazione di tesoreria, tempistiche di pagamento dilatate, necessità di far “slittare” le imputazioni di spesa su esercizi successivi per carenze di stanziamento, ecc) si è invece andati nella direzione opposta, riducendo ancora il livello di tassazione . […]
Non può non rilevarsi che gli avvicendamenti avvenuti nel corso del 2015 siano stati salutari per la gestione finanziaria dell’ente locale. Dopo il tempo necessario a comprendere il reale stato della situazione finanziaria, le scelte operate, sostanzialmente nella direzione di un contenimento della spesa e di un incremento delle entrate, hanno costituito la base di un ripristino strutturale dell’equilibrio, di cui si sono già ravvisati chiari segnali con il rendiconto dell’esercizio 2017. Si ritiene che la risolutezza con la quale si è affrontata la situazione di grave criticità finanziaria che ha caratterizzato il Comune di Segrate debba essere proseguita con la stessa determinazione dopo gli avvicendamenti operati nel 2015, con l’intenzione di consolidare stabilmente nell’alveo di una gestione virtuosa la gestione finanziaria dell’ente locale. […] Attualmente la gestione finanziaria dell’Ente appare presidiata con piena consapevolezza delle problematiche richiamate […]”.
“La grave crisi finanziaria che ha colpito il nostro Comune è alle spalle e i responsabili che hanno giocato d’azzardo per anni con i soldi dei segratesi sono stati identificati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”. E’ il Sindaco Paolo Micheli a riassumere l’esito della verifica sui conti comunali dal 2012 al 2108. “La relazione che mi è stata consegnata il 18 agosto dice senza giri di parole che fino al nostro arrivo nel 2015 chi ha gestito il denaro pubblico a Segrate lo ha fatto in maniera irresponsabile, disordinata, ignorando i numerosi allarmi lanciati dalla Corte dei Conti, lasciando la città senza soldi e piena di debiti – continua il Sindaco Micheli -. Un organo ufficiale del Governo oggi certifica ciò che abbiamo sempre sostenuto: che i bilanci passati fossero gonfiati e manipolati in modo che apparissero sani, che le entrate non fossero sufficienti per coprire le spese, che la mossa elettoralistica di abolizione della TASI nel 2015 sia stata irresponsabile. E inoltre che i soldi dei contribuenti oltre a essere dilapidati dall’ex sindaco in lauti pranzi, cene e biglietti aerei pagati al suo staff, servissero anche per strapagare 150.000 euro all’anno in modo poco trasparente un direttore centrale e a promuovere al ruolo dirigenziale, con stipendi quadruplicati, funzionari oltre il numero consentito dalle norme”.
“Questa verifica puntuale del MEF certifica in modo inequivocabile quanto abbiamo in più occasioni spiegato alla città in questi tre anni, mettendo una pietra tombale su un capitolo di storia segratese molto buio, che purtroppo ha avuto conseguenze devastanti sui cittadini – commenta il Vicesindaco e assessore al Bilancio Luca Stanca -. Chi ha sbagliato dovrà assumersi la responsabilità di questo disastro. Noi invece continueremo a lavorare nell’interesse dei cittadini per porre rimedio al grave squilibrio che abbiamo ereditato, con una gestione finanziaria dell’ente virtuosa, tagliando gli sprechi, riducendo i costi della politica. Così facendo abbiamo riequilibrato i conti che oggi tornano ad essere in attivo. La relazione del MEF, seppure di natura tecnica, è chiarissima: bocciati l’ex sindaco e la sua giunta, promossi con lode l’attuale sindaco e la sua amministrazione. Siamo orgogliosi di questo riconoscimento al nostro operato e continueremo a gestire i soldi dei segratesi in maniera oculata, trasparente e responsabile”.