L’economia lombarda si indebolisce nei mesi estivi, sia a livello di attività produttiva sia nel mercato del lavoro, dopo aver registrato una maggiore tenuta rispetto alla media nazionale nel corso di tutta la prima metà del 2018. In particolare, in Lombardia la produzione manifatturiera segna un evidente rallentamento nel terzo trimestre 2018 (-0,4% rispetto al secondo trimestre, quando aveva registrato un -0,2%). L’uscita del dato del terzo trimestre coincide con una revisione anche dei dati precedenti: l’iniziale +0,3% del secondo trimestre viene corretto all’ingiù con un -0,2%. Questo significa che il primo trimestre 2018 (+1,1%) coincide con il punto di massimo dell’eccezionale fase espansiva del 2017 e che dalla primavera di quest’anno l’industria accusa una decelerazione. Frena anche l’Italia (-0,3% nel terzo trimestre), dove la fase di debolezza è in atto da inizio anno. Occorre comunque sottolineare che, su base annua, il dato lombardo del terzo trimestre 2018 è positivo (+2,3% rispetto al terzo trimestre 2017) anche se inferiore rispetto ai periodi precedenti (+3,7% nel primo trimestre, +3,9% nel secondo): la crescita cumulata dei primi tre trimestri è quindi pari al +3,4%, variazione abbastanza in linea con il +3,7% registrato nell’intero 2017. Inoltre, il ripiegamento dell’attività interessa sia piccole sia grandi imprese, mentre le aziende di medie dimensioni continuano a tenere maggiormente.
Nonostante il rallentamento recente in corso, secondo la nostra consueta survey semestrale su circa 240 imprese associate, il 2018 si conferma un anno positivo per le performance del nostro territorio: 1 impresa su 2 a Milano, Lodi, Monza e Brianza dichiara di chiudere l’anno con un fatturato in crescita rispetto al 2017 (quando si registrò espansione per circa il 60% delle imprese). Per contro, il 18% delle imprese ha un preconsuntivo di fatturato in riduzione (erano il 10% nella rilevazione di aprile scorso) e, in parallelo, è il 30% la quota di chi dichiara vendite stabili. Il ripiegamento congiunturale dell’attività produttiva in corso si riflette soprattutto sulle prospettive per il 2019: circa 1 impresa su 3 (il 35%) del nostro territorio si attende vendite in crescita rispetto al 2018, il 44% segnala stabilità e il 20% prefigura una diminuzione del fatturato. Le previsioni si mostrano sostanzialmente uniformi tra manifatturiero e terziario innovativo, a conferma di un rallentamento generalizzato.
Il risultato della survey è coerente con le rilevazioni mensili sulla fiducia svolte da Assolombarda sullo stesso panel di imprese. Sul fronte del manifatturiero, dopo i picchi di fine 2017 l’indice della fiducia mostra infatti andamenti ancora positivi nella prima parte del 2018, ma dall’estate segnala un ripiegamento e a settembre scende sotto lo zero e si posiziona sui minimi da inizio 2013. Rallenta la domanda (sia interna sia estera), crescono le scorte su livelli decisamente più elevati rispetto a quelli considerati normali e si erodono sensibilmente le previsioni di produzione per i prossimi 3-4 mesi. Sul fronte del terziario innovativo, l’indice di fiducia crolla nel terzo trimestre 2018 su valori negativi, proseguendo la forte discesa in corso da inizio 2018. In parallelo al raffreddamento della fiducia delle imprese, anche l’indice dei consumatori nel Nord Ovest scende ad ottobre e si attesta su livelli inferiori ai picchi di fine 2017 (per contro, in Italia la fiducia risale leggermente).
Nel mercato del lavoro si registra una battuta d’arresto nei mesi estivi: -37% le domande di lavoro in somministrazione a Milano, Lodi, Monza e Brianza nel terzo trimestre 2018 rispetto allo stesso periodo del 2017, dopo una lunga fase di espansione da fine 2016. Il numero delle richieste torna ai livelli di quattro anni fa. Il calo è generalizzato tra figure professionali, con i tecnici che registrano la maggiore variazione negativa (-63%). Le ragioni di questa inversione di tendenza possono essere ricondotte alle modifiche introdotte dal “Decreto Dignità” alla normativa relativa al lavoro in somministrazione. Relativamente ai finanziamenti bancari, i prestiti alle imprese lombarde crescono ancora nel secondo trimestre 2018 anche se ad un ritmo inferiore rispetto al recente passato (+1,1% sullo stesso trimestre 2017, dopo il +2,6% registrato nel primo trimestre). Il risultato complessivo continua ad essere caratterizzato da dinamiche contrapposte tra settori (+3,9% e +1,6% i prestiti all’industria e ai servizi, -3,3% alle costruzioni) e tra classi dimensionali di impresa (+1,6% i prestiti alle aziende con oltre 20 addetti, -1,8% alle imprese più piccole). Infine, segnali positivi emergono sul fronte dei fallimenti che in Lombardia proseguono nella discesa anche nel primo semestre 2018 (-1,7% su base annua) ma a una velocità ridotta rispetto ai periodi precedenti (-11,2% nel complesso del 2017). Al contrario, il trend delle liquidazioni volontarie torna a crescere (+6,7% nel primo semestre 2018, dopo il -4,2% nel 2017).