domenica, Novembre 24, 2024
Alla presenza del Prefetto Saccone, 22 Comuni dell’Adda Martesana firmano il Patto per la Sicurezza

È stato siglato martedì 2 aprile, alla presenza del prefetto di Milano Renato Saccone, della sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti e dei rappresentanti dei Comuni e delle Polizie locali di 22 Comuni, il “Patto locale per la Sicurezza urbana dell’Adda Martesana”. La firma del documento, avvenuta in una sala Eventi della biblioteca comunale gremita, è stata preceduta da una serie di interventi sulla sicurezza e il ruolo della Polizia locale, conclusisi con l’intervento del prefetto Renato Saccone. Il rappresentante del governo ha espresso gratitudine e ringraziamento «per questo patto, che è come un marchio di fabbrica di una terra che lavora con tenacia e capacità. Come prefettura assicuriamo la massima collaborazione. Insieme al referente del Patto studieremo i dati relativi ai reati sul territorio – che sono comunque in calo – per capire come intervenire, insieme alle altre forze di Polizia, sin da i prossimi mesi. Così come sarà più semplice e mirato condividere informazioni. Massima disponibilità anche nell’offrire formazione sui aspetti che di volta in volta potremo approfondire».

La mattinata è stata introdotta dalla sindaca Ivonne Cosciotti, che ha ringraziato tutti i presenti, amministratori e comandanti, per il lavoro fatto insieme in questi 2 anni e mezzo e ha rivelato come è nato il Patto: «Questo progetto risale all’estate del 2016, quanto appena eletta ho convocato il comandante della Polizia locale di Pioltello, Lorenzo Mastrangelo, per confrontarmi su come intervenire per limitare il fenomeno della presenza di slot machine in città. Da quell’incontro è risultata chiara l’esigenza di lavorare a livello sovracomunale per contrastare questo e altri fenomeni. Sono iniziati così i primi incontri con gli altri sindaci e parallelamente gli incontri tecnici, fino ad arrivare alla firma di oggi, che non è che una tappa del percorso che ci aspetta nei prossimi anni, per promuovere la sicurezza e affrontare insieme le criticità del nostro territorio».

Dopo i saluti della sindaca è intervenuto il vicesindaco e assessore con delega alla Polizia locale Saimon Gaiotto: «Il territorio dell’Adda Martesana è molto frammentato. Ci sono comuni grandi, medi e piccoli. Limitrofi a Milano o distanti oltre 30 km, prevalentemente agricoli o industriali e con i suoi 230mila abitanti, è più popoloso del Molise. Per queste ragioni la definizione del Patto non è stato facile, dovevano creare uno strumento inclusivo, che tenesse conto delle differenze, fugando i timori dei Comuni più grandi, che temevano di disperdere le risorse, e dei più piccoli di essere fagocitati. Ci siamo riusciti, con moltissimi incontri, a piccoli gruppi, tecnici o politici, o plenari, l’ultimo dei quali è durato oltre 4 ore e mezzo, per la stesura definitiva del documento. Ora possiamo contare su una sinergia tra 22 amministrazioni, che dispone di 200 agenti di Polizia locale, che ha già iniziato a operare nella formazione e condividendo le migliori esperienze».

La mattinata ha visto anche gli interventi di Lorenzo Giona, comandante Polizia locale del Comune di Segrate, che ha illustrato “Le ragioni e le necessità tecniche del Patto. Perché costruire un percorso di condivisione di risorse umane e strumentali” non esitando a dirsi emozionato e a definire “storica” la giornata di oggi. Sono intervenuti, a seguire, Mimmo Paolini, assistente Polizia locale di Pioltello, che ha parlato di “Educazione alla legalità: testimonianza con focus sul tema del Cyberbullismo”, tema questo che lo porta a girare per il Paese con corsi di formazione ai colleghi e incontri nelle scuole, e per il quale è stato premiato a livello nazionale. Infine è stata la volta di Giovanni Pagliarini, comandante della Polizia locale Comune di Vimodrone, che ha presentato il video sulle attività di Polizia locale. Filmato che ha consentito al prefetto Saccone, dopo averlo definito “romantico”, di elogiare il lavoro di squadra,  l’importanza della Polizia locale, per definizione vicino ai cittadini, e di affermare: «Questo video dimostra quanto possa essere grande l’attaccamento per il proprio lavoro. Non esistono lavoratori o ruolo di serie A e di serie B. L’unica differenza è tra chi fa il proprio lavoro con passione e capacità e chi no».

I Comuni sottoscrittori del Patto sono: Pioltello, Basiano, Bellinzago Lombardo, Carugate, Cassano D’Adda, Cassina De’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Grezzago, Liscate, Masate, Melzo, Pozzo D’Adda, Pozzuolo Martesana, Rodano, Segrate, Settala, Trezzano Rosa, Truccazzano, Vaprio D’Adda, Vignate, Vimodrone.

Il “Patto locale per la sicurezza urbana dell’Adda Martesana” ha durata cinque anni, rinnovabili, con un primo anno di sperimentazione. Obiettivo del Patto è la “gestione in regime di mutuo soccorso di alcuni servizi di Polizia locale”, al fine di intervenire con maggiore efficacia, anche in caso di eventi straordinari, e di ottimizzare le risorse umane dei corpi coinvolti. I servizi previsti dal Patto sono: “regolamentazione della circolazione stradale, deviazioni e/o blocchi stradali in occasione di eventi improvvisi che impattano sulla viabilità delle grandi arterie stradali di collegamento (es. gravi incidenti stradali, manifestazioni, eventi, ecc.); realizzazione di servizi congiunti ritenuti di interesse comune (es. prevenzione comportamenti di particolare pericolo per la circolazione in stato di ebbrezza ecc.); composizione di gruppi di lavoro per lo svolgimento di servizi e attività di interesse sovra comunale; aggiornamento del personale su procedure, modelli e tecniche operative ritenute di interesse comune; coordinamento su controlli degli esercizi pubblici e commerciali con particolare riferimento agli aspetti che possono rilevarsi utili all’attività di prevenzione e di indagine ed al contrasto dell’illegalità; servizi congiunti di prevenzione e repressione di fenomeni a rischio per la sicurezza stradale”. Per la governance del Patto sono previsti un Coordinamento con i rappresentanti dei Comune sottoscrittori, che indica gli obiettivi politici e una Cabina di Regia, composta da rappresentanti politici e tecnici e un referente.

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