sabato, Novembre 23, 2024

Con un patrimonio di oltre 46 mila aziende con quasi 62 mila addetti e un fatturato di circa 3 miliardi di euro, tiene l’agricoltura lombarda nel 2017: a fronte di un lieve calo nelle imprese in un anno (-1%) ci sono più addetti (+0,3%). È questo il bilancio all’inizio del 2018 tracciato da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi con Coldiretti Lombardia sui dati dell’ultimo anno del registro delle imprese. Un’economia dove crescono le imprese guidate dai giovani con meno di 35 anni (+5% con 3.498 imprese) e stranieri (+1,2% con 653 imprese), mentre aumentano anche le coltivazioni meno tradizionali come aromatiche e frutti di bosco.

“L’agricoltura lombarda si conferma un settore dinamico – spiega Giovanni Benedetti, membro di giunta della Camera di Commercio e Direttore della Coldiretti Lombardia –. Nonostante il leggero calo delle imprese frutto di un trend storico, cresce l’imprenditoria giovanile e straniera, così come l’attenzione per le colture particolari e per il biologico che ha fatto registrare un vero e proprio boom passando da 16mila ettari del 2010 a oltre 37mila a fine 2016. Secondo il report della Camera di Commercio e Coldiretti, nel 2017 le imprese giovani sono aumentate del 5% rispetto all’anno precedente arrivando oltre quota tremila, mentre quelle guidate da stranieri hanno registrato un incremento del +1% con 653 realtà in tutta la regione”. Nel complesso il valore della produzione agroalimentare in Lombardia è di circa 14 miliardi di euro.

I territori lombardi. Primo territorio per numero di imprese in agricoltura è Brescia con 10 mila, seguono Mantova con quasi 8 mila, Pavia con oltre 6 mila, Bergamo con 5 mila, Cremona e Milano con 4 mila, Sondrio, Como e Varese con circa 2 mila realtà. Lodi e Lecco con più di mille. Crescono Bergamo (+0,3%), Lecco (+0,1%) e stabile Milano.
In particolare trainano la risicoltura Pavia e Milano (+12% e +7%), gli ortaggi coltivati all’aria aperta Sondrio e Mantova (+23% e +12%), gli ortaggi e le colture in serra Cremona e Bergamo (+33% e + 12%), le pomacee e frutta a nocciolo Mantova e Sondrio (+16% e + 14%), altra frutta Varese e Como (56% e + 36%), la coltivazione di spezie e piante aromatiche Lecco (+62%), la riproduzione delle piante Cremona e Pavia (+21% e +19%), gli allevamenti di bovini non da latte e bufalini Pavia e Lodi (entrambe +33%), l’allevamento di altri animali Milano e Varese (+23% e + 10%), gli allevamenti di ovini e caprini Cremona (+27%), le attività di supporto Como e Brescia (+67% e + 44%) e l’apicoltura Lodi e Mantova (+27% e + 15%)

Ma dove emerge la guida di giovani e stranieri? Giovani più numerosi a Brescia (703 imprese) e Pavia (511) e crescono di più a Sondrio (+14,3%). Stranieri concentrati a Mantova (117 imprese) e Brescia (110 imprese) e crescono di più a Milano (+11%). Per quanto riguarda il numero delle imprese, sono diversi i settori in crescita, ad esempio: la coltivazione di spezie e piante aromatiche (+32,9%), altra frutta come frutti di bosco, in guscio, melograno, cachi e kiwi (+25,3%), il riso (+10,7%), gli ortaggi coltivati all’aria aperta (+7,1%), le pomacee e frutta a nocciolo (+10,5%), la riproduzione delle piante (+8%), gli allevamenti di bovini non da latte e bufalini (+11,2%), l’allevamento di altri animali (+8,1%), gli allevamenti di ovini e caprini (+2,5%), le attività di supporto (+5,3%), gli ortaggi e le colture in serra (+5,4%), l’apicoltura (+2,5%).

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