sabato, Dicembre 21, 2024

Elezioni Europee 2014, si vota il 25 maggio: l’8 maggio il Paese viene scosso dagli arresti dell’inchiesta sull’Expo che, per clamore mediatico e numero di persone coinvolte, andò ben oltre i confini lombardi.

Elezioni Europee 2019, si vota il 26 maggio: il 7 maggio la Lombardia viene scossa dalla cosidetta inchiesta “Mensa dei poveri”, che andò a colpire anche due candidati in corsa per Bruxelles (poi costretti a ritirarsi).

Elezioni Europee 2024, si voterà l’8 e il 9 giugno: martedì 7 maggio la Liguria è stata scossa da una mega inchiesta giudiziaria che ha portato, tra gli altri, il Governatore Giovanni Toti agli arresti domiciliari. E da quello che sembra trapelare, difficilmente l’inchiesta rimarrà circoscritta alle Province di Genova, Savona e La Spezia.

Ora, indipendentemente dal colore politico degli indagati e dall’esito finale delle inchieste, sorge spontanea una domanda: ma è possibile che questi terremoti giudiziari debbano sempre avvenire a maggio e a ridosso di importanti scadenze elettorali? E’ difficile pensare che i PM, dopo anni di intercettazioni e pedinamenti, non avessero pronte le carte per procedere già nei mesi scorsi.

Parafrasando il film di Pif “La mafia uccide solod’estate”, i giudici danno il via alle grandi inchieste soprattutto a maggio.

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