venerdì, Aprile 11, 2025
Bilancio di Previsione 2025-2027: Centrodestra all’attacco 

In merito al bilancio di previsione 2025-2027, riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma delle forze di opposizione: Polo x Pioltello, Fratelli d’Italia, Lega, Progetto Pioltello.

“Il bilancio di previsione 2025-2027 del Comune di Pioltello è stato, secondo la nostra analisi, redatto secondo un criterio meramente ragionieristico prevedendo in linea di massima una previsione per gli anni 2025 e successivi pari all’assestato dell’esercizio 2024. Non emerge dai dati nessuna visione di indirizzo politico sul futuro della nostra Città. Nulla di più è stato fatto della semplice quadratura asettica dei conti! 

Per esempio, ci saremmo aspettati un’attenzione maggiore alle politiche di sostegno alle famiglie, e dire maggiore è un eufemismo, in quanto nel programma 5 ‘Interventi per le famiglie’ della Missione 12 ‘Diritti sociali, politiche sociali e famiglia’ lo stanziamento previsto è pari a zero. Avremmo valutato positivamente un sostegno alle famiglie anche attraverso un importante stanziamento a favore delle autonomie scolastiche per realizzare spazi di ascolto e di riflessione, in cui i ragazzi e le ragazze possano confrontarsi con uno psicologo circa le difficoltà che potrebbero manifestarsi, o sono già presenti, nella difficoltà delle loro relazioni sociali a seguito del lungo periodo di isolamento che molti ragazzi sono stati costretti a vivere nel periodo di lockdown per l’emergenza sanitaria da covid. Questo investimento avrebbe avuto, sempre secondo noi, una valenza fondamentale come forma di prevenzione per contrastare la violenza di genere ed in particolare la violenza sulle donne. Nulla di tutto ciò abbiamo riscontrato nei documenti presentati dall’amministrazione di centrosinistra. Non abbiamo trovato neppure stanziamenti finalizzati all’erogazione di un contributo addizionale a quello approvato dal governo a sostengo delle persone maggiormente in difficoltà, della natalità, delle rette per gli asili nido privati e alle scuole partitarie di tutti i gradi presenti sul nostro territorio. 

Come pure per gli interventi a favore dei giovani con uno stanziamento di soli 15 mila euro al programma 2 ‘Giovani’ della missione 06 ‘Politiche giovanili, sport e tempo libero’ da noi ritenuto gravemente insufficiente per la dignità che dovrebbe avere questa politica come investimento sul futuro della nostra comunità. Non risulta essere nemmeno commentabile lo stanziamento a favore dello sport, settore ancora una volta totalmente dimenticato dalla sinistra pioltellese. Se a questa assenza di risorse sommiamo il fallimentare bando per l’assegnazione della piscina comunale, possiamo assolutamente affermare senza paura di essere smentiti che a Pioltello esistono ottime associazioni sportive e centinaia di atleti che sono stati dimenticati e abbandonati dall’amministrazione. 

E, non da ultimo per importanza, un investimento maggiore sulla sicurezza dei nostri quartieri e dei nostri cittadini con uno stanziamento sufficientemente adeguato all’istituzione del terzo turno della Polizia locale anche alla di quanto disposto, su richiesta dell’ANCI (Unione Nazionale dei Comuni Italiani), con la legge finanziaria dello Stato n. 207 approvata in data 28 dicembre e pubblicata in gazzetta ufficiale il 30 dicembre 2024 all’articolo 1, commi 822-845 la possibilità di assicurare con nuove assunzioni continuità ai servizi erogati dai Comuni, ‘tenuto conto della forte riduzione di personale indotta dai vincoli assunzionali già vigenti da oltre un decennio’ disposti di fatto dai governi di centrosinistra. 

Cosa aggiungere poi allo sconfortante stanziamento di soli 6 mila euro sul Programma 01 “Sistema di protezione civile” della Missione 11 “Soccorso civile” a favore della Protezione civile che, è sotto gli occhi di tutti, in questi ultimi anni vedono sempre più impegnati le volontarie e i volontari a fronteggiare, alcune volte con la sola forza di volontà, le gravi situazioni di emergenza che hanno investito la nostra Città. A loro tutti va comunque la nostra vicinanza e il nostro ringraziamento. Totalmente dimenticata, infine, la politica di sostegno e rilancio della nostra rete di piccole e medie imprese artigianali e commerciali. 

La desertificazione della nostra rete del commercio di vicinato, fenomeno oramai che non interessa più solo i centri storici con viabilità dimezzata ma tutta la Città, è chiara ed evidente a tutti, in particolar modo alle fasce di popolazione più anziana e ai cittadini non autosufficienti, tranne all’amministrazione comunale che continua a non investire nulla sul suo rilancio. Anche questa, volendo estenderne il concetto, è una forma di politica sociale. 

Ci saremmo aspettati, per sostenere le politiche sopra citate, anche e soprattutto una riduzione delle risorse stanziate per i compensi degli organi di governo Sindaco, Vicesindaco, Assessori e Presidente del Consiglio che, vale la pena ricordarlo, dal 2022, con l’articolo 1, commi 583 – 584, L. 30 dicembre 2021, n. 234 del Governo Draghi sono stati aumentati di oltre il 30% mentre gli stipendi dei lavoratori sono rimasti praticamente invariati se non addirittura diminuiti a causa dell’aumento dell’inflazione. Spiace che in Consiglio non siedano con noi i rappresentati del Movimento Cinque Stelle, su quest’ultimo punto avremmo potuto trovare una convergenza. 

Per quanto riguarda gli investimenti abbiamo riscontrato una gestione ordinaria delle poche risorse disponibili utilizzate in massima parte per le manutenzioni ordinarie obbligatorie. L’unica opera proposta dall’amministrazione comunale verrà finanziata, dopo non essere rientrata tra i fondi PNRR, facendo ricorso ad un mutuo di oltre 7 milioni di euro che avrà un impatto sul bilancio di spesa corrente per oltre 800 mila euro di interessi per i prossimi anni, risorse sottratte, secondo noi, alle vere esigenze della nostra città. Il dato fa emergere in modo chiaro ed evidente che, finita la sbornia delle risorse PNRR assegnate dallo Stato, le amministrazioni locali si trovano oggi a fare il conto con la mancanza delle risorse necessarie per finanziare seri programmi di sviluppo e di investimento, se non appunto la normale attività di manutenzione ordinaria dei beni. 

Cosa ci riserva il futuro. Se ai 123 miliardi di euro che l’Italia dovrà restituire all’Unione Europea per i fondi PNRR si sommano ai 120 miliardi di euro di incentivi per il bonus 110% che, vale la pena ricordarlo, è servito a finanziare l’efficientamento energetico del solo 4% del patrimonio immobiliare italiano tra cui 8 castelli, nei prossimi anni lo Stato dovrà sborsare oltre 240 miliardi di euro e questo non potrà che avere un ulteriore impatto negativo sulla disponibilità delle risorse necessarie a sostenere il rilancio del sistema paese nel suo complesso”. 

Giovanni Cuomo, Luca Terzi, Andrea Galimberti, Alessandro Belli, Fabio Saladini, Raffaele Villan 

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