Ricerca biotech, farmaceutico e biomedicale: sono i settori di punta delle biotecnologie e della bioeconomia, che guardano al futuro dell’uso delle risorse e al miglioramento della vivibilità. Sono 4 mila le imprese lombarde attive nei settori, con 40 mila addetti. Pesa la Lombardia sulle 20 mila imprese in Italia con 128 mila addetti. In particolare, più di 3 mila imprese sono specializzate nel biomedicale su quasi 20 mila in Italia. Forte la concentrazione nella ricerca di biotecnologia con 122 imprese su 616 nel Paese) e nella bioeconomia legata ai farmaceutici (256 imprese su 626). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati registro imprese 2017, 2016 e 2012.
Attraverso una propria Strategia sulla Bioeconomia, adottata ufficialmente nel 2107 a seguito dello sforzo congiunto ad ampia rappresentatività governativa e di attori nazionali tra cui i Cluster Tecnologici (Spring ed AgriFood), l’Italia promuove un proprio modello originale e si prefigge, entro il 2030, aumentare del 20% il valore della produzione e del 15% l’occupazione nel settore. I concetti chiave sono quelli della rigenerazione territoriale declinati in un sistema di bioraffinerie integrate ed un’economia di sistema che spazia da aree come in quelle dei rifiuti, dell’efficienza energetica, dell’uso efficiente delle risorse, della chimica da fonti rinnovabili e delle filiere agroalimentari. La sfida è cogliere le opportunità di finanziamento di progetti innovativi e circolari sulla bioeconomia.
In Lombardia 1.500 imprese circa si concentrano a Milano con 25 mila addetti, tra Bergamo e Brescia circa 400 imprese e 2 mila addetti, poi Varese e Monza con oltre 300 e circa 3 mila addetti, Como e Pavia con oltre 200 e quasi mille addetti. Crescono di più in cinque anni Sondrio (+15%), Bergamo (+4%). Venendo al quadro italiano, quasi 2 mila imprese si concentrano a Milano, prima in Italia insieme a Roma. Seguono Torino con circa mille e Napoli con circa 700. Firenze terza con 6 mila addetti dopo Milano con 25 mila e Roma con 9 mila.
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