La Biopiattaforma di Sesto San Giovanni entra nella seconda fase del processo partecipativo. Il progetto di simbiosi industriale che unirà in un polo green e carbon neutral altamente innovativo il depuratore di Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitano di Milano, e il termovalorizzatore CORE S.p.a., Consorzio Recuperi Energetici, si avvarrà dei RAB (Residential Advisory Board), organismi consultivi di cui saranno parte attiva i rappresentanti delle istituzioni, dei cittadini, dei comitati, delle aziende e delle associazioni del territorio. I RAB saranno presentati ufficialmente in un incontro aperto a tutta la cittadinanza, previsto per fine giugno: avranno il compito di seguire l’intero iter del progetto e di rappresentare un organo consultivo, di monitoraggio e di scambio informazioni nell’ambito di tutte le scelte e le fasi del progetto. “Il nostro obiettivo è che il territorio sia parte attiva del progetto della Biopiattaforma di Sesto, che intende essere un luogo d’innovazione e sostenibilità nato anche dal confronto con i cittadini e le istituzioni locali – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP -. Saranno proprio i comitati consultivi a garantire il rapporto di ascolto, di continuità e condivisione nel lungo termine”.
Sono già cominciati da parte di Nimby Forum, think tank che in Italia annovera i più importanti progetti di consensus building e stakeholder engagement, gli incontri informativi e di consultazione dedicati ad alcune categorie di interlocutori strategici per raccontare dinamica, percorso e obiettivi della seconda fase e coinvolgere attivamente i player locali nel processo consultivo. L’incontro di fine giugno sarà l’occasione per Nimby Forum di presentare al pubblico alcune delle più illustri best practice di Comitati consultivi e Residential Advisory Board che hanno caratterizzato a livello nazionale esperienze nate con il medesimo obiettivo. “Quando nel 2016 abbiamo dato inizio a questo progetto, pensando di rispondere alla sfida di sostenibilità a partire dalla consapevolezza del “fine vita” dell’attuale impianto di termovalorizzatore di rifiuti, avevamo pensato di farlo in modo efficace e innovativo, insieme a CAP – spiega Marco Cipriano, Amministratore Unico di CORE S.p.a. -. Era un progetto ambizioso, che oggi è arrivato a buon punto, anticipando il futuro nell’ottica di una vera economia circolare. Ascoltando i cittadini, e mantenendo i posti di lavoro, con il progetto Biopiattaforma abbiamo dimostrato la capacità delle aziende pubbliche di essere all’avanguardia nella sfida per la tutela dell’ambiente”.
“Prosegue con soddisfazione – commenta il Sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano – il percorso partecipativo che porterà alla realizzazione della BioPiattaforma. Questo processo continua a essere fortemente condiviso e coinvolge la cittadinanza nella sua evoluzione e nei nuovi appuntamenti previsti. Siamo lieti che il territorio sia stato ascoltato e che il confronto abbia portato, e siamo sicuri ancora porterà, a un approfondimento rilevante di vari aspetti essenziali di questo importantissimo progetto”.
LA BIOPIATTAFORMA ALLO STATO DELL’ARTE – Gruppo CAP e CORE S.p.a. hanno dato il via a un percorso per la trasformazione del termovalorizzatore di Sesto San Giovanni in una biopiattaforma dedicata all’economia circolare. Il nuovo impianto, per cui è previsto un investimento di oltre 47 milioni di euro, intende diventare un punto di eccellenza per la produzione di biometano dalla frazione umida dei rifiuti e per la valorizzazione dei fanghi da depurazione. Rispetto al termovalorizzatore attualmente in funzione è prevista una drastica riduzione dei fumi e delle emissioni dannose (meno 76%) e l’annullamento delle emissioni climalteranti. L’avvio dell’impianto non solo consentirà di recuperare materia organica e trasformarla in energia, ma fornirà anche un forte impulso alla raccolta differenziata, portando benefici al territorio in termini ambientali, occupazionali e come volano di crescita e sviluppo sostenibile. Su proposta dei 5 comuni interessati – Sesto San Giovanni, Cologno, Pioltello, Segrate e Cormano – nel mese di novembre 2018 Gruppo CAP e CORE hanno deciso di affiancare alla Conferenza dei Servizi preliminare, il processo partecipativo BioPiattaformaLab, allo scopo di ingaggiare la società civile e quei soggetti non coinvolti nell’istruttoria (comitati, associazioni, sindacati, ecc.). La prima fase del processo partecipativo, declinato in più step, ha coinvolto gli stakeholder locali. Il progetto è stato quindi condiviso e sottoposto alle considerazioni e alle istanze della cittadinanza e delle organizzazioni sul territorio. La stesura del progetto definitivo si è andata quindi ad arricchire delle richieste emerse in questa prima fase, testimoniando quello che è stato un percorso unico in Italia con la realizzazione di alcune delle istanze proposte. Il progetto, approvato dall’Assemblea dei Soci CORE, composta dai 5 Comuni interessati, è passato all’iter successivo, la redazione della progettazione definitiva che ha recepito osservazioni e prescrizioni ricevute durante il percorso partecipativo della Conferenza dei Servizi Preliminare prima di avviare il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (PAUR), che comprende tra gli altri il VIA (Valutazione Impatto Ambientale).