sabato, Novembre 23, 2024

Ancora una volta le indicazioni della Commissione Europea lasciano basiti, facendoci pensare al piano
inclinato su cui stiamo scivolando verso l’abisso della desacralizzazione e della snaturalizzazione di qualsiasi
valore di riferimento. Tutto cominciò anni fa con l’omissione delle radici cristiane dell’Europa: da lì, un susseguirsi di cedimenti. Come si dice: se si toglie il dito, viene giù la diga. Mamma e papà sono diventati genitore1 e genitore 2, abbiamo coperto le statue dei musei e tolto i Crocifissi dai muri delle scuole.

Ora il suggerimento di non dire “Buon Natale” ma “Buone Feste” e di evitare di usare i nomi John e Mary, per non urtare le altre religioni. E meglio non dire “signori e signore”, ma “colleghi”, per non urtare la sessualità fluida. Il dietrofront della Commissione UE, messa nell’angolo dalle proteste generali, tranquillizza solo in parte. Pericolo scampato, ma la deriva è in atto da anni: ormai non è più possibile raccontare barzellette, perché il rischio di offendere qualche etnia o religione o orientamento sessuale è alto. A dove porterà questa imposizione del politicamente corretto? Alla creazione di masse di soggetti apatici, senza valori forti di riferimento, quindi più malleabili e orientabili come consumatori ed elettori?

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