mercoledì, Novembre 27, 2024
Confcommercio Milano: attrattiva anche la Pasqua “bassa”

Il weekend lungo della Pasqua 2024 (una Pasqua “bassa” fine marzo/inizio aprile più distante, rispetto allo scorso anno, dal Salone del Mobile) si conferma attrattivo per Milano. Il dato emerge dall’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza e dalle stime di fonte Sea. Indicazioni anche dalle componenti del sistema associativo: Coordinamento filiera agroalimentare Confcommercio milanese, Epam pubblici esercizi, Federalberghi Milano ed FTO, la Federazione Turismo Organizzato.
Negli arrivi di visitatori per il weekend milanese di Pasqua, la crescita stimata è del 3% rispetto al 2023, e del 29% nei confronti del 2019. Previste oltre 307 mila persone. I consumi complessivi vengono stimati in buona crescita nel confronto con lo scorso anno: fra il 17 e il 21%, in particolare per l’apporto di spesa degli stranieri: 179 euro al giorno (154 nel 2023). Per i visitatori italiani la spesa media stimata è di 123 euro al giorno (108 euro lo scorso anno). La permanenza media stimata è di 4,4 notti.

“Quest’anno, per Milano, si preannuncia una Pasqua molto positiva. Nonostante le incertezze della situazione economica e le tensioni internazionali, le previsioni sul fronte dei consumi e del turismo sono tutte al rialzo rispetto anche al 2019, anno considerato ‘normale’ – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – Aumentano i visitatori stranieri che confermano la forza attrattiva del nostro territorio e costituiscono un’ottima premessa all’appuntamento con le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026”.

AEROPORTI MILANESI: A PASQUA AUMENTANO I PASSEGGERI – Dal 28 marzo al 3 aprile quasi 735 mila passeggeri in partenza o in arrivo dagli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa: è la stima di fonte Sea. Rispetto al periodo pasquale 2023 (7-13 aprile) l’aumento è del 10%. In crescita rispetto anche al corrispondente periodo di Pasqua del 2019, anno pre-Covid: + 4,3%. Le rotte più frequentate sono quelle provenienti da e verso i Paesi europei (54%) e altre destinazioni italiane (poco più del 25%). Le restanti rotte (circa il 21%) coinvolgono destinazioni extraeuropee con un miglioramento di Asia-Medio Oriente rispetto al 2023: crescita di oltre il 3%.

VIAGGI DEI MILANESI: PREFERITE LE DESTINAZIONI EXTRAEUROPEE – I milanesi – rileva FTO – viaggiano a Pasqua e per i successivi ponti primaverili rivolgendosi in buona parte alle agenzie di viaggio. Cresce il fatturato di circa il 20% rispetto al 2023 anche se resta difficile comparare periodi e lunghezze dei ponti differenti. Con la Pasqua anticipata vengono privilegiate mete extraeuropee: Egitto, Tanzania, Kenya, Oceano Indiano, Caraibi. La prima destinazione dei volumi resta sempre l’Egitto nonostante la contrazione di circa il 30% delle prenotazioni a causa della crisi che coinvolge l’area mediorientale e del Mar Rosso. La destinazione Italia ha un ruolo più confinato nel weekend.

RICETTIVITA’: SALGONO LE PRENOTAZIONI NELL’EXTRALBERGHIERO – Per i giorni di Pasqua le prenotazioni su Milano sono in linea con il 2023, ma con una maggiore crescita (3%: dal 39,3 al 42,3%) degli appartamenti in affitto. Le prenotazioni alberghiere per il weekend lungo pasquale sono (al 21 marzo) al 46,4%, in leggero calo (-2,5%) rispetto allo scorso anno: è comunque un dato in evoluzione.

RISTORANTI: A PASQUA APERTO IL 70% – Dalle rilevazioni di Epam, l’Associazione pubblici esercizi Confcommercio Milano, la stima per il weekend di Pasqua è di un’apertura del 70% dei locali (e non mancano i menu pasquali dedicati) soprattutto nelle zone più turistiche. Ma ci sono, come lo scorso anno, locali di fascia medio-alta che restano chiusi. L’andamento delle prenotazioni si attesta come nel 2023, primo anno di effettivo recupero dopo le difficoltà generate dalla pandemia. Il prezzo medio a persona è di 80 euro (bevande escluse).

COLOMBA PREFERITA ALL’UOVO, DAI CONSUMATORI COMUNQUE GRANDE ATTENZIONE NEGLI ACQUISTI – Colomba o uovo di Pasqua? Tra i prodotti artigianali la colomba (dai 18 ai 38 euro al chilo) è preferita da otto consumatori milanesi su dieci nelle scelte che si compiono nei punti vendita specializzati alimentari. Il Coordinamento della filiera agroalimentare di Confcommercio Milano ha raccolto le indicazioni di un campione di operatori sui comportamenti d’acquisto per la Pasqua 2024. Emerge innanzitutto come, da parte del consumatore, vi sia quest’anno molta attenzione negli acquisti, concentrati soprattutto negli ultimi giorni: pesano gli effetti sui prezzi dei rincari delle materie prime. L’uovo di cioccolato (70 euro al chilo) è, ad esempio, per questa Pasqua in arrivo, fondamentalmente acquistato dai nonni per regalarlo ai nipoti. Nelle specialità di panificazione viene richiesto quest’anno il “casatiello” di Napoli, torta rustica farcita. Sempre richieste la classica torta pasqualina a base di carne e verdure (25 euro al chilo) e, nei dolci, la tipica pastiera napoletana (32 euro al chilo). In macelleria i prezzi dell’agnello variano dai 35 ai 40 euro al chilo. Richiesto anche il capretto francese, più magro: 40/45 euro al chilo. L’alternativa è il classico vitello arrosto (35 euro al chilo). In gastronomia sono diversi i prodotti “gettonati” per questa Pasqua 2024, ecco qualche esempio: le tartine di pesce (fra i 3 e i 5 euro l’una), la cima genovese come secondo di carne (58 euro al kg.), la classica insalata russa (32 euro al chilo) o l’insalata di mare in più versioni (da 60 euro per il salmone agli agrumi a 70 euro al kg.). Pasqua anche con il patè di vitello (60 euro al kg.), tartufato (115 euro al kg.) e il foie gras (25 euro al chilo). Molto richieste le crespelle in più tipologie (35 euro al kg.) e i piatti della tradizione come le lasagne alla bolognese (35 euro al kg.). Infine, una novità dalle gastronomie milanesi: il pollo alla catalana (35 euro al kg.). E quali vini abbinare? Nelle enoteche prevale il Lagrein (rosso) per il classico pranzo con l’agnello o, in alternativa il vino bianco Pecorino. Per la colomba l’abbinamento è con il moscato d’Asti o i passiti leggeri. In ogni caso la bollicina per tutto il pasto non può mancare.

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