Se il 4 maggio ha segnato, per molte attività, la data della ripresa, per il Gruppo COGESER, in particolare per le sue squadre di rinnovo reti, si è trattato di un normale
lunedì lavorativo. Infatti per Cogeser, che si occupa del servizio essenziale di fornire energia, il lockdown non ha costituito un vero e proprio stop: tutti i reparti aziendali hanno proseguito in modalità smart working, mentre sono stati sospesi i cantieri.
Per i cantieri, in particolare, nei primi giorni successivi all’8 marzo, data d’inizio del lockdown, si è lavorato a ritmo accelerato per completare quelli già a buon punto e per mettere in sicurezza quelli avviati. Poi il 13 marzo le attività in strada si sono fermate.
Nel periodo di fermo sono stati prima di tutto reperiti i necessari dispositivi di sicurezza personale e si sono stabilite le nuove regole anti-contagio da applicare alla ripartenza dei lavori in base alle nuove disposizioni attuative del DPCM del 10 aprile 2020.
Così lo scorso 21 aprile, con tutto l’occorrente per la protezione degli operatori, è stato possibile riaprire a Melzo, in via Mantova, il primo cantiere e da lì si è proceduto
a riavviare anche gli altri. Soprattutto la manutenzione, ma anche il potenziamento e l’estensione delle reti, non potevano essere rinviati oltre. Scavare, raccordare e saldare tubazioni, anche solo passarsi gli attrezzi: tutte queste operazioni devono sottostare ora alla necessità della distanza di sicurezza.
Per gli operai sono quindi mutate le procedure, le sequenze dei movimenti. Il tutto indossando i dispositivi obbligatori, anche a tutela degli abitanti delle vie interessate dai cantieri. Si tratta, oltre che delle mascherine, di idonei guanti in lattice o silicone, impermeabili e resistenti all’azione di agenti chimici e biologici, da indossare sotto il guanto da lavoro. Anche la pausa pranzo deve essere programmata in modo da rispettare le prescrizioni inerenti alle distanze e alla presenza contemporanea di più persone senza l’utilizzo di mascherine.
“Dobbiamo lavorare – spiegano gli operatori – con una soglia di attenzione ancora più elevata. Siamo abituati a muoverci con molta prudenza, dato che abbiamo a
che fare con il gas. Ora la nostra vigilanza si deve estendere anche ai piccoli gesti, a come ci alterniamo in un determinato punto dello scavo. Per certi aspetti, è come
trovarsi a imparare un nuovo lavoro”. Con la ripresa dei cantieri, il riavvio dell’attività di allaccio dei contatori e la prosecuzione degli altri servizi, il Gruppo COGESER è ora pienamente operativo nella manutenzione, gestione e potenziamento di oltre 400 chilometri di tubature, tra rete e allacci, e di circa 46mila contatori.