sabato, Novembre 23, 2024
COVID-19: Gruppo CAP stanzia 10 milioni per aiutare comuni e ospedali

Gruppo CAP stanzia 10 milioni di euro per sostenere tutti i comuni gestiti e gli ospedali pubblici del territorio della Città metropolitana di Milano. Per fare fronte all’emergenza Covid-19, e alle conseguenze economiche e sociali che avrà sul territorio lombardo, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana ha deciso di destinare 8 milioni di euro ai Comuni serviti, e circa 2 milioni alle strutture ospedaliere del territorio.

“Abbiamo scelto di affrontare il Covid-19 seguendo una parola d’ordine: nessuno sarà lasciato solo – spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP -. Ecco perché abbiamo deciso di impegnarci concretamente a sostegno della comunità di cui facciamo parte, contribuendo con una importante iniezione di liquidità destinata ai Comuni che serviamo e a tutti i cittadini che li abitano”.

Gruppo CAP gestisce il servizio idrico integrato per 2,2 milioni di persone su un territorio che comprende tutti i Comuni della Città metropolitana di Milano e molti altri situati nelle province di Monza e Brianza e Pavia. Territorio che risulta tra i più colpiti dall’epidemia di Coronavirus e le cui comunità si trovano oggi a dover affrontare una situazione tanto imprevedibile quanto critica, con l’urgente necessità di tutelare la popolazione attivando procedure di emergenza di assoluta straordinarietà. Il collegamento al territorio, alle istituzioni locali e al suo sistema sanitario mai come adesso rappresenta un elemento distintivo e determinante delle società interamente pubbliche, come Gruppo CAP.

Circa 7 milioni verranno erogati ai Comuni serviti della Città Metropolitana di Milano, 1 milione a quelli della provincia di Monza e Brianza in base al numero degli abitanti con una logica proporzionale con l’obiettivo di destinarli alle risposte immediate ai bisogni della cittadinanza. 1,8 milioni saranno destinati agli ospedali pubblici del territorio, mentre 100 mila euro saranno destinati rispettivamente alle emergenze del Comune di Milano e dei Comuni del pavese serviti da Gruppo CAP.

“Nel nostro Piano di sostenibilità, presentato lo scorso anno, avevamo indicato gli strumenti giusti per essere preparati ad affrontare una crisi imprevedibile, seguendo tre linee guida: essere sensibili, resilienti e innovatori – continua Russo -. Essere sensibili significa per noi essere parte di una comunità e avere responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholder. Essere resilienti e innovatori significa essere pronti al cambiamento. Il nostro approccio ci ha consentito di reagire in fretta e in maniera efficace alla situazione, adottando una strategia inclusiva per la nostra comunità”.

L’iniziativa di Gruppo CAP si inserisce infatti in un ampio programma di sostegno in favore degli stakeholder, dei fornitori e dei dipendenti introdotto fin dall’inizio dell’emergenza. CAP ha da subito attivato misure di sostegno al reddito in modo da garantire il lavoro e la stabilità occupazionale di tutti i dipendenti che, a causa dell’epidemia in corso, non hanno più potuto lavorare o hanno potuto farlo in maniera ridotta.  Inoltre, ha adottato alcuni strumenti di natura finanziaria e gestionale per mettere in sicurezza i conti aziendali, riducendo i costi e preparando l’azienda per la ripartenza degli investimenti nella seconda parte dell’anno e nel 2021.

Gruppo CAP ha inoltre adottato diverse altre misure, sia in favore dei fornitori, accelerando anche oltre i tempi di legge i pagamenti, fornendo assicurazioni gratuite per le anticipazioni e autorizzando avanzamenti dei lavori anche in deroga ai contratti; in favore dei propri clienti, posticipando le scadenze dei pagamenti; in favore dei propri dipendenti, attraverso un forte incremento dello smart working e dando notevoli supporti in ordine all’utilizzo di autoveicoli aziendali.

L’iniziativa di Gruppo CAP raccoglie l’invito del Decreto Cura Italia, che incentiva le erogazioni liberali volte a finanziarie gli interventi per la gestione dell’emergenza epidemiologia in favore, tra gli altri soggetti, di amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali, enti pubblici non economici (Stato, regioni, enti locali territoriali, enti o istituzioni pubbliche, fondazioni e associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro).

 

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