Covid-19, tra lockdown e riapertura: l’industria manifatturiera di Milano, Monza Brianza e Lodi risente pesantemente degli effetti dell’emergenza sanitaria e della chiusura forzata delle attività, facendo registrare un crollo complessivo già visibile nel secondo trimestre dell’anno e che interessa tutti gli indicatori economici monitorati. In forte calo produzione, fatturato, commesse acquisite, con intensità diverse tra i territori.
Guardando al fatturato, rispetto al trimestre precedente (primi tre mesi del 2020) le imprese manifatturiere dell’area metropolitana milanese fanno registrare -11,6%, a Monza e Brianza -9,8%. Rispetto allo stesso trimestre nell’anno precedente a Lodi il calo è -5,6%. Passando alla produzione, la flessione per l’area milanese si attesta a -14% rispetto al trimestre precedente,-5,7% per le imprese brianzole. Rispetto a un anno fa il calo è di – 7% per il lodigiano. Le prospettive di breve termine, vale a dire riferite al prossimo trimestre, convergono verso un quadro ancora negativo, anche se in miglioramento rispetto al trimestre precedente, sia per la produzione che in relazione alla domanda proveniente dai mercati che nei confronti dell’occupazione. Emerge da un’anticipazione dei dati dal Monitor congiunturale del secondo trimestre 2020 del Servizio Studi della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, in occasione oggidella presentazione di Unioncamere Lombardia dei risultati dell’analisi congiunturale del settore manifatturiero “Le imprese manifatturiere in Lombardia e l’impatto di Covid-19″.
L’andamento dell’industria milanese. Gli indicatori congiunturali dell’area metropolitana milanese registrano nei confronti del precedente trimestre una flessione di ampia portata della produzione industriale (-14% destagionalizzato), in linea con quanto rilevato in Lombardia (-12,7%). Tale dinamica si è associata nel trimestre ad una regressione di rilevante entità del fatturato (-11,6%), che segue nel trend quanto evidenziato in regione (-11,8% destagionalizzato), mentre si amplifica rispetto al trimestre precedente la contrazione degli ordini sia esteri che interni (-19,4% e -15,1% destagionalizzato) evidenziando una performance in linea con la Lombardia dove si è assistito ad una caduta della domanda proveniente dal mercato interno (-14,5%) e ad una flessione significativa dall’estero (-16,7%). Nel breve termine, le aspettative delle imprese manifatturiere milanesi per il terzo trimestre 2020, prospettano per la maggior parte un proseguimento del trend negativo, anche se in miglioramento rispetto al trimestre precedente, sia in relazione alla produzione che nei confronti della domanda proveniente dai mercati, oltre che nei riguardi dell’occupazione.
L’andamento dell’industria di Monza e Brianza. Nell’area di Monza e Brianza, l’arresto dell’attività industriale per il Covid-19 si è inserito in un contesto produttivo già segnato da un arretramento rilevante dell’attività nel periodo precedente. Nel secondo trimestre 2020, il quadro congiunturale negativo ha subito un’ulteriore accelerazione evidenziando una riduzione comunque più contenuta rispetto al periodo precedente, della produzione (-5,7% destagionalizzato), inferiore per intensità a quanto rilevato in Lombardia (-12,7% destagionalizzato). Tale dinamica si è riproposta anche per il fatturato (-9,8% destagionalizzato). Il ciclo negativo si è manifestato anche in relazione agli ordini, le commesse acquisite nel secondo trimestre 2020 hanno infatti evidenziato un brusco ridimensionamento registrando delle contrazioni rispetto al trimestre precedente, sia in relazione al mercato estero (-5,1% destagionalizzato, più limitata rispetto al quadro lombardo) che nei confronti della domanda di matrice interna (-16,1% destagionalizzato). In relazione alle previsioni, anche per le imprese monzesi e brianzole il terzo trimestre 2020 sarà negativo, anche se in miglioramento, sia per l’aspetto produttivo che della domanda con inevitabili riflessi sull’occupazione.
L’andamento dell’industria di Lodi rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il focus sulla manifattura dell’area lodigiana mostra che anche in questo territorio gli effetti della chiusura hanno avuto un ampio impatto sul livello della produzione industriale che arretra rispetto all’anno precedente (-7%). Segnali confermati dalla dinamica del fatturato, con una contrazione di -5,6% in un anno. È il mercato interno ad aver registrato la contrazione maggiore (-11,4% rispetto a un anno fa) rispetto alle commesse acquisite nel mercato estero (-3% in un anno). Il quadro delle aspettative delle imprese per il secondo trimestre 2020 è allineato a quanto rilevato negli altri territori dell’area, pertanto anche nel lodigiano si rileva un livello ancora negativo della fiducia.