Riduzione dei costi e risparmio di energia, incremento della competitività e della riconoscibilità, miglioramento del proprio posizionamento sul mercato o inserimento in nuovi mercati, benefici per l’ambiente e per la salute, creazione di posti di lavoro a livello locale: questi i principali vantaggi per le imprese che applicano l’economia circolare a tutte le fasi della produzione. Dall’approvvigionamento delle materie prime alla progettazione di un prodotto o servizio che riduca al minimo l’impatto ambientale nel suo intero ciclo di vita, dal recupero degli scarti di produzione alla modifica delle strategie di business di distribuzione e del materiale del packaging: in tutte le fasi è possibile applicare i principi di circolarità.
RI-ECCO è il progetto di promozione dell’economia circolare della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: offre gratuitamente un percorso tecnico-scientifico di affiancamento alle PMI verso l’economia circolare, per aiutarle nella definizione di strategie di miglioramento. Il percorso prevede tre fasi: la prima già avviata di coinvolgimento delle imprese del territorio in incontri informativi, la seconda con l’organizzazione di tavoli di lavoro, la terza con un supporto individuale e un checkup dei bisogni specifici di ogni singola azienda. Le imprese coinvolte in questa fase appartengono in particolare a 3 settori del manifatturiero: fabbricazione di apparecchiature elettriche ed elettroniche, industria meccanica e industria del legno.
Aumenta il riciclo del legno in Lombardia – Dagli ultimi dati disponibili risulta che l’industria del legno in Lombardia ha ridotto negli ultimi anni la quantità di rifiuti prodotta: in particolare, i rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di pannelli, mobili, polpa, carta e cartone sono passati in due anni da circa 430 mila a 387 mila tonnellate, -10% (dati 2016 e 2014). Cresce anche la raccolta differenziata urbana di legno: +11,4% in Lombardia dal 2015 al 2017 pari a 195 mila tonnellate, un quinto del totale italiano. La maggior quantità a Milano (50 mila tonnellate, +4,4%). In forte crescita Brescia e Mantova (+19%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati ISPRA.
Riproduzione di piante, dal controllo di qualità alla ricerca nelle scienze naturali – Sono circa 55 mila le imprese dei settori green, +28% in cinque anni e +3,7% in un anno e impiegano 446 mila addetti e un fatturato di 200 miliardi. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese 2018, 2017 e 2012. Un settore trainato dai grandi centri: Milano con 4 mila imprese, Roma con 3 mila, Torino con 2 mila. In Lombardia. Un totale di 10 mila imprese coinvolte su 55 mila in Italia. In un anno sono aumentate del +3,6% e in cinque del +23%. Attività più diffuse a Milano (4 mila), Brescia e Bergamo (oltre mille), seguono Varese e Monza con oltre seicento. Un settore che conta 44 mila addetti a Milano, su quasi 84 mila in Lombardia. Circa 10 mila gli addetti a Brescia, Bergamo e Monza. In regione un addetto su cinque in Italia e circa 50 miliardi di fatturato. A Milano un business da circa 35 miliardi, a Brescia e Bergamo da 3, a Varese 2 e a Monza 1.
“In un’ottica di sviluppo sostenibile – ha dichiarato Guido Bardelli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – l’attenzione all’ambiente e l’adozione consapevole di un modello economico alternativo che sappia sfruttare al meglio le potenzialità dell’economia circolare potranno diventare sempre più fattori di competitività per il mondo produttivo del nostro territorio. Questo percorso informativo e formativo che abbiamo avviato ha l’obiettivo di affiancare e supportare le imprese che intendono massimizzare la propria circolarità tramite strumenti quali per esempio, l’applicazione dell’eco-design, il riciclo e il riutilizzo dei materiali”.