È sotto gli occhi di molti come il Covid-19 stia danneggiando gran parte del tessuto sociale, ma rischia di assestare colpi tremendi anche ai soggetti più deboli, coloro che necessitano di assistenza continua e dedicata. Dagli operatori impegnati in prima linea sul fronte medico-assistenziale parte non solo la denuncia, ma anche una proposta concreta che aspetta solo di essere vagliata e autorizzata dalle istituzioni. È il caso del comparto orto-protesico. Da mesi Fioto, la Federazione Italiana degli Operatori delle Tecniche Ortopediche, si sta mobilitando su questo fronte e, in accordo con le associazioni di utenti Anffass e Aias, lancia un’iniziativa per velocizzare l’assistenza protesica attraverso un piano di intervento straordinario che coinvolge le Regioni.
L’idea – spiega Nicola Perrino, presidente Nazionale in carica Fioto – nasce dall’esigenza di agevolare, durante la pandemia, le procedure di erogazione delle prestazioni di assistenza protesica. Il protrarsi dello stato emergenziale ha di fatto paralizzato le attività ambulatoriali e determinato la chiusura di molti uffici ASST, costringendo i pazienti a lunghe attese. La proposta, fin qui applicata dalla sola Regione Abruzzo con ottimi risultati consentirebbe l’applicazione di un percorso più agevole per l’assistenza protesica ai soggetti in terapia di mantenimento. Con questo strumento potremmo garantire il mantenimento dei LEA protesica in emergenza Covid-19 fino alla cessazione dello stato di emergenza sanitaria. Come operatori – spiega il dottor Perrino – ci prendiamo una grande responsabilità per il bene concreto dei nostri pazienti. Non sono sopportabili ulteriori dilazioni e ritardi nell’erogazione di servizi così essenziali. Questo vale per il ragazzo che cresce e deve cambiare il corsetto, come per l’anziano o la persona che necessitano di una carrozzina o qualsiasi altro dispositivo. I ritardi e i rallentamenti danneggino la salute e possono anche compromettere le terapie”.
“L’iniziativa della Fioto – dice Gaetano Santanocito, presidente di Aias Monza, l’associazione di via Lissoni che eroga servizi alle persone affette da disabilità –- ci trova pienamente d’accordo. Ben vengano azioni che sburocratizzino e velocizzino gli interventi a favore dei pazienti, specialmente in questo periodo già complicato dall’emergenza sanitaria. Anche la nostra realtà – aggiunge Santanocito – che eroga servizi a più di 900 utenti, è rallentata da lunghe pratiche burocratiche e dalla mancanza di collegamenti informatici che non dipendono da nostre responsabilità. Siamo costretti a riversare tutto in un nostro ufficio che ha il compito di digitalizzare i documenti cartacei, un incarico gravoso che allunga i tempi”.
Sulla medesima lunghezza d’onda Antonio Cacopardi, presidente di Anffas NordMilano: “Abbiamo bisogno che i nostri ospiti non patiscano ulteriormente una situazione già complicata. Accogliamo con favore l’iniziativa intrapresa dalla Fioto, un’assunzione di responsabilità in prima persona che vuole rendere un miglior servizio ai propri assistiti; confidiamo nella presa di coscienza dei nostri amministratori”.