Da progetto a servizio. Il centro antiviolenza VeNus, per la quale Cinisello Balsamo è capofila per il Nord Milano, diventa un servizio stabile, forte del numero di donne che vi si sono rivolte (175 solo nel 2023), trasformandolo in un presidio e punto di riferimento vero e proprio, superando così la logica del progetto.
Dal 2016 la rete territoriale Nord Milano, composta da 6 comuni (Bresso, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Cusano Milanino e Sesto San Giovanni), aderisce al programma regionale per il sostegno, il contrasto e la prevenzione rispetto al fenomeno sociale della violenza sulle donne, purtroppo sempre più presente nella nostra società.
Con la finalità di raggiungere e aiutare il maggior numero possibile di donne in situazioni di fragilità, è stata prevista un’attività di coinvolgimento delle realtà che sono più a contatto con i cittadini, considerando che circa la metà degli accessi al centro antiviolenza vengono promossi dalla rete Nord Milano, indice di quanto sia di fondamentale importanza il lavoro sinergico tra tutti i soggetti.
“Il centro VeNus da oggi è più “forte” nel contrasto alla violenza sulle donne che è tristemente di attualità, come dimostra la frequenza dei casi di stalking e l’ennesimo che vede coinvolta persino una nostra concittadina – ha detto il Sindaco Giacomo Ghilardi -. Nel condannare senza riserve questi comportamenti riprovevoli e inaccettabili, desideriamo esprimere la nostra più sincera solidarietà e vicinanza alla signora coinvolta. Nel totale rispetto della privacy e della volontà di chi è vittima, noi ci mettiamo a disposizione e lo facciamo anche attraverso questa azione che fa diventare VeNus un servizio”.
Dai dati raccolti dalla rete VeNus emerge del resto che il filo rosso che collega la maggior parte delle donne che si rivolgono ai suoi centri è proprio la violenza psicologica (29 casi, l’85%, oltre ai 54 casi in cui alla violenza psicologica si unisce quella fisica). Violenza che emerge in particolare modo a Cinisello Balsamo, dove ben il 31,5% chiede aiuto, seguito dal comune di Sesto San Giovanni con il 21%.
Analizzata anche la tipologia di violenza e l’identità di chi maltratta: nel 24% dei casi si tratta dell’ex-marito, ex-convivente o ex-fidanzato. Da notare anche l’età delle vittime di violenze: la maggior parte delle donne che si sono rivolte al CAV ha un’età compresa tra 31 e 50 anni (circa il 28%), poi la fascia 18-30 anni, con circa il 18%.
“E’ quanto mai sempre più importante garantire un servizio di accoglienza e presa in carico delle donne vittime di violenza. Il passaggio da progetto a servizio per VeNus va in questa direzione. Il 46% delle donne che chiede aiuto viene mandata al CAV dalla rete Nord Milano, per questo abbiamo aggiunto degli ulteriori momenti di confronto con la Procura presso il Tribunale di Monza, con il magistrato responsabile dell’ufficio tutela delle fasce deboli e con l’ordine degli avvocati. Abbiamo poi chiuso il cerchio con l’ingresso nella Rete del polo ospedaliero Multimedica di Sesto San Giovanni”, ha dichiarato l’Assessore al Welfare, Riccardo Visentin.