Si chiama Città metropolitana Spugna il progetto da 50 milioni PNRR di euro della Città metropolitana di Milano e di Gruppo CAP che a novembre è entrato nella fase operativa: al via 10 interventi di drenaggio urbano sostenibile, che diventeranno 27 entro l’anno. A gennaio l’intervento di Cormano.
Un ambizioso piano per contrastare gli allagamenti causati da nubifragi e trombe d’aria, che sempre più spesso minacciano l’intero territorio metropolitano, causando danni economici importanti e soprattutto disagi di ogni genere ai cittadini. Il progetto Città metropolitana Spugna, sviluppato dalla Città metropolitana di Milano, insieme a Gruppo CAP e a diversi Comuni del territorio, entra nella sua fase operativa: a novembre già partiti 10 interventi (ad Assago, Canegrate, Cesano Boscone, Cologno Monzese, Pieve Emanuele, San Giorgio su Legnano, Trezzano sul Naviglio e Turbigo) per un valore complessivo di 4 milioni di euro che diventeranno 27 entro la fine dell’anno. I Progetti sono realizzati nell’ambito dei fondi PNRR destinati a Città Metropolitana di Milano per la Missione 5 C2 2.2, ovvero i Piani Urbani Integrati per la rigenerazione urbana ed ecologica dei territori.
A gennaio prenderanno il via i lavori anche a Cormano, dove saranno realizzati interventi di drenaggio urbano sostenibile, alleggerimento della rete fognaria, contrasto agli eventi meteorici eccezionali e rigenerazione urbana del territorio. In particolare, l’area interessata riguarda la porzione di Parco Nord Milano situata tra il torrente Seveso, via Brodolini e la piattaforma ecologica. In accordo con il Parco Nord Milano, un’area verde residuale del parco verrà rifunzionalizzata come area di bioritenzione delle acque drenate da via Brodolini tramite un sistema di pozzi perdenti e di asfalto drenante che consentirà di raccogliere le acque meteoriche facendole confluire nel sottosuolo. Eventualmente – in caso di “troppo pieno” – verrà messo a disposizione anche un piccolo bacino che, opportunamente predisposto e naturalizzato, accoglierà e rilascerà gradualmente l’acqua piovana nel terreno e rimarrà invece fruibile in tutti i momenti in cui le precipitazioni non richiedano uno scarico aggiuntivo.
Un ulteriore intervento sul tratto cormanese di via Dei Bravi al confine con Bresso completerà le opere idrauliche integrate e, parallelamente, vedrà la riqualificazione anche del manto stradale e dei marciapiedi del tratto.
“È certamente una grande opportunità per il nostro territorio rientrare nei comuni interessati dagli interventi del progetto con questo importante lavoro che vale quasi un milione e mezzo di euro.
Le criticità che storicamente accompagnano la presenza del torrente Seveso, ora già fortemente mitigate nei nostri confini ma che tanti danni ancora provocano nella vicina Milano, ci rendono particolarmente sensibili ad ogni soluzione che miri ad agevolare il deflusso delle acque mitigando un problema che anche a causa dell’intensità delle precipitazioni genera importanti disagi sulle nostre comunità – spiega il sindaco di Cormano Luigi Magistro -. Inoltre questo progetto ci dà ancora una volta l’opportunità di lavorare in sinergia con Gruppo CAP, Città Metropolitana e Parco Nord Milano con l’obiettivo condiviso di generare ricadute positive sui territori e sulle persone: ringrazio questi enti per la disponibilità all’ascolto e alla ricerca di soluzioni che ci permettano – grazie al loro impegno – di concretizzare tali obiettivi”.
“Il piano che abbiamo chiamato Città metropolitana Spugna è un ambizioso progetto strategico di drenaggio urbano che intende dare risposte concrete ai disagi che i cittadini e le nostre città stanno sperimentando sempre più di frequente, come quelli causati dagli eventi eccezionali che si sono abbattuti sul nostro territorio nel corso dell’estate e di questo autunno – commenta Yuri Santagostino, presidente di Gruppo CAP -. Tutti i progetti che ne fanno parte si basano su un approccio innovativo, che ha visto esperti provenienti da diversi ambiti professionali, dall’urbanistica all’ingegneria, dall’architettura alla geologia, collaborare all’interno di team interdisciplinari. Una sfida anche per noi di CAP che abbiamo messo a disposizione di progetti complessi le competenze sviluppate nella gestione del servizio idrico”.
“La Città metropolitana di Milano crede fortemente nel progetto Spugna, che rientra nei Piani integrati finanziati dal PNRR realizzati dal nostro ente a beneficio di tutto il territorio – afferma Paolo Festa, consigliere delegato all’Ambiente della Città metropolitana di Milano -. Si tratta di un fondamentale cambio di approccio allo sviluppo del territorio, strategico per affrontare le grandi sfide cui il cambiamento climatico ci mette davanti. Grazie a questi interventi, unici nel loro genere, non solo riqualificheremo punti importanti dei nostri comuni, ma lo faremo con soluzioni naturali all’avanguardia che permetteranno di prevenire allagamenti e di gestire in maniera sostenibile il territorio. Voglio evidenziare il grande lavoro dell’ente e il gioco di squadra indispensabili con Cap e Comuni per raggiungere questo importante traguardo, di portata nazionale: Spugna, infatti, sta ricevendo grande attenzione mediatica, premi e risalto quale esempio di buona pratica da seguire”.
Città metropolitana Spugna mira a realizzare molteplici interventi di Drenaggio Urbano Sostenibile per far sì che le città siano in grado di assorbire l’acqua piovana, soprattutto negli eventi più intensi, senza intasare le reti fognarie ed evitando allagamenti. Il finanziamento del PNRR, ottenuto dalla Città metropolitana, pari a 50.194.050 euro, consentirà di riqualificare un’area complessiva pari a 530mila metri quadrati attraverso 90 interventi in 32 Comuni con l’obiettivo di adottare soluzioni innovative per aumentare il grado di resilienza delle città attraverso una gestione più sostenibile delle acque meteoriche.
Città metropolitana Spugna si basa sulle “Nature Based Solutions”, ovvero su processi naturali che sfruttano piante ed elementi vegetali per assorbire acqua e inquinamento, prevedono la sostituzione dell’asfalto con superfici permeabili in grado di far filtrare l’acqua e allo stesso tempo mitigare le isole di calore nel tessuto urbano. Si tratta di un concetto relativamente recente, utilizzato dalla Commissione Europea per identificare strategie, azioni, interventi, basati sulla natura che forniscono servizi ambientali e vantaggi socio-economici capaci, qualora svolti in contesto urbano, di aumentare la resilienza delle città: aiuole, parcheggi, tetti e mura verdi, boschi urbani, sistemi di gestione alternative delle acque piovane, agricoltura urbana.
Gli interventi del progetto Città metropolitana Spugna promuovono l’urbanizzazione sostenibile, stimolando la crescita economica e contribuendo a rendere le città più attraenti per chi le vive. I sistemi di drenaggio urbano sostenibile, inoltre, contribuiscono a migliorare il benessere dei cittadini, ripristinare gli ecosistemi degradati migliorandone la resilienza e la gestione del rischio idraulico-idrologico.
“La presenza del Parco rende possibile il progetto Città metropolitana Spugna tutelando il suolo libero e permettendo di riportare l’acqua in falda. Si tratta di un processo naturale fondamentale per accrescere la biodiversità perché l’acqua crea aree umide che hanno una forte valenza ecologica – commenta Marzio Marzorati, Presidente di Parco Nord Milano -. Grazie alle aree protette sono possibili progetti come questo, essenziali per l’adattamento climatico in città. Auspichiamo zero consumo di suolo nelle aree urbane, anzi che si incentivi la depavimentazione laddove possibile, per proseguire con la liberazione e rinaturalizzazione di porzioni sempre più ampie di suolo”.
Il progetto verrà presentato alla cittadinanza in un incontro pubblico mercoledì 10 gennaio alle ore 18.30 presso l’aula consiliare del Comune di Cormano, alla presenza dell’Amministrazione Comunale e degli enti coinvolti: Città Metropolitana di Milano, Gruppo CAP e Parco Nord Milano.