Il progetto ReLambro SE (Rete Ecologica Lambro metropolitano. Servizi Ecosistemici a Sud Est) rappresenta la prosecuzione di due progetti oggetto di co-finanziamento da parte di Fondazione Cariplo: ReLambro, avviato nel 2013 con una fase di studio e proseguito con le prime azioni messe in campo a Ponte Lambro nel 2014 e al Grande Parco Forlanini nel 2016; VOLARE (Valorizzare il fiume Lambro nella Rete ecologica regionale), avviato nel 2015 e dedicato alla Valle del Lambro dal confine di Milano fino a Melegnano, che ha incluso anche il reticolo idrico della Vettabbia e dell’Addetta. Le attività di riqualificazione previste dal progetto ReLambro, si sono concentrate nella parte Nord orientale della Città di Milano con l’obiettivo di rigenerare il Parco Lambro e le aree rivierasche tra via Rizzoli e via Feltre nel 2018, con interventi attualmente in via di conclusione che consentiranno la restituzione alla naturalità di ampie aree golenali, il rafforzamento di parte del sistema irriguo minore e di quello costituito da siepi e filari, la riorganizzazione delle funzioni pubbliche e fruitive in zone oggi a rischio di esondazione, infine l’avvio di un percorso di rigenerazione ambientale di aree socialmente degradate. Il progetto strategico ReLambro ha consentito la realizzazione di interventi di ricucitura della rete ecologica urbana per la riqualificazione del Lambro Milanese. È solo l’inizio di un impegnativo percorso di riqualificazione dell’area orientale della città, che oggi amplia i suoi confini fino inserire nell’azione di progetto i territori dei comuni di Segrate e di Peschiera Borromeo, San Donato Milanese e Melegnano, già interessati dal progetto VOLARE, puntando non solo alla realizzazione di una migliore qualità ecologica, ma considerando il fiume e il suo ecosistema come un vero e proprio Capitale Naturale patrimonio di tutta la società. La realizzazione del progetto ReLambro SE è resa possibile grazie ai nuovi finanziamenti di Fondazione Cariplo e alla collaborazione tra ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), i Comuni coinvolti (Milano, Segrate, Peschiera Borromeo, San Donato Milanese, Melegnano), Parco Nord, enti di ricerca quali il Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali dell’Università di Milano, il CNR-IRSA, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e le associazioni Legambiente Lombardia e Grande Parco Forlanini.
«Cresce il territorio da coinvolgere e crescono gli obiettivi – dichiara Alessandro Fede Pellone, presidente ERSAF e portavoce del partenariato di progetto. Innanzitutto, ReLambro SE mette a sistema i progetti di connessione ecologica ReLambro e VOLARE, ampliando il “disegno” ecologico dal corridoio fluviale metropolitano sviluppato sull’asse Nord – Sud verso Est, in quell’ambito periurbano che incontra ampie aree agricole e che attualmente è intercluso da importanti elementi infrastrutturali. Attraverso la strategia delineata da ReLambro SE le aree naturalistiche di alto valore ad oggi ancora presenti potranno riacquistare un vero ruolo ecologico per la città estesa. In secondo luogo, in ReLambro SE crescono gli obiettivi: connettere, ma soprattutto migliorare il capitale naturale. Attraverso sei interventi in punti strategici il progetto realizzerà miglioramenti tangibili sugli assetti ecosistemici e, proseguendo come “processo”, coinvolgerà numerosi stakeholders per agire sulle future trasformazioni del territorio e integrare concretamente la dimensione ecologica riconoscendo il capitale naturale come valore reale della società».
«Tra gli obiettivi di sostenibilità di qui al 2030 – dichiara l’assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura Pierfrancesco Maran – c’è l’impegno del Comune di Milano, insieme alla Città Metropolitana, Parco Nord e Parco Agricolo Sud, a lavorare per la nascita del grande Parco Metropolitano attraverso la connessione ecologica tra il Parco Nord e il Parco Sud. In quest’ottica il progetto ReLambro SE, insieme al lavoro per la nascita del Grande Parco Forlanini, ci consentirà di agire in maniera più efficace e sinergica in una delle zone verdi più estese del territorio che ancora necessitano di importanti interventi di riqualificazione, valorizzando il territorio agricolo e fluviale e riducendo ulteriormente le distanze tra i comuni a est, per una connessione naturalistica di dimensione metropolitana».
«Il progetto ReLambro SE rappresenta un importante tassello nella strategia di miglioramento della dotazione ambientale dell’area metropolitana e delle sue performance ecosistemiche, attraverso la costruzione di una vision strategica condivisa, capace di tenere insieme la componente naturalistica, agricola e urbana in un’unica strategia di valorizzazione per un territorio già fortemente segnato dalla realizzazione di opere infrastrutturali di grande impatto e, contestualmente, interessato da importanti previsioni di trasformazione territoriale» dichiarano Andrea Arcidiacono e Antonio Longo, responsabili scientifici del progetto per il Politecnico di Milano.
Si tratta di attività fortemente coerenti con la strategia dei Contratti di Fiume, promossa da Regione Lombardia e guidata da ERSAF, con lo scopo di restituire il fiume ai territori e i territori al fiume. Attraverso la riconversione naturalistica di aree degradate sarà possibile innescare un processo di riordino complessivo e di miglioramento della qualità degli habitat, oggi impoveriti da elementi di frammentazione, riassegnando all’agricoltura il ruolo chiave nella gestione del paesaggio e della qualità ambientale. ReLambro SE è la dimostrazione che le città possono conciliare società, servizi e biodiversità, attraverso la creazione di ambienti ecologicamente sostenibili, politicamente partecipativi e culturalmente vivaci.
«Il Lambro è un capitale che la metropoli milanese deve riscoprire e di cui deve riappropriarsi: da decenni denunciamo gli inquinamenti, le illegalità e le carenze del sistema depurativo del fiume. Oggi i primi sforzi stanno producendo risultati, le acque e le sponde del fiume tornano a vivere. Occorre che la città riacquisti confidenza con un fiume che aveva dimenticato, e che ora può e deve diventare una delle sue eccellenze territoriali: per questo occorre ancora un grande impegno e una crescita di vigilanza, in particolare dei cittadini» dichiarano Lorenzo Baio, responsabile acque di Legambiente e Gianni Dapri dell’Associazione Grande Parco Forlanini.
Per mantenere viva l’attenzione sul sistema delle acque, occorre lavorare attraverso dinamiche innovative con l’obiettivo di favorire la trasformazione ecologica degli spazi per creare un valore riconosciuto del Capitale Naturale, che sappia superare i limiti imposti dai confini amministrativi. Il progetto ReLambro SE punterà a “costruire” una nuova qualità di paesaggio definendo i pilastri per la realizzazione di un miglioramento del Capitale Naturale, anche in termini di governance territoriale.
In sintesi, gli interventi riguarderanno: il recupero di aree con forti pressioni insediative (Comune di Segrate); il rafforzamento della connessione con il sistema Grande Parco Forlanini – Idroscalo; la riqualificazione di ambiti fluviali fortemente modificati nei pressi dell’aeroporto di Linate (Comune di Milano); la valorizzazione del sistema agro-ecologico dell’area del Carengione (Comune di Peschiera Borromeo); il miglioramento delle connessioni ecologiche tra l’Oasi Levadina e le anse naturalistiche del Lambro, anche rispetto alle pressioni del sistema infrastrutturale (Comune di San Donato Milanese); la valorizzazione del fiume e delle aree verdi golenali in ambito urbano per una maggiore vocazione alla fruizione (Comune di Melegnano).