La dinamicità delle imprese di Monza e Brianza che anche negli ultimi due anni hanno saputo reggere alla crisi su energia e materie prime, si riflette anche sul territorio e in particolare sulla domanda di spazi per le attività produttive. Una richiesta di espansione e una disponibilità a investire che però non riesce a essere appieno soddisfatta. Questa è una delle evidenze che emerge dal Booklet Territorio, analisi annuale realizzata da Assolombarda sulle trasformazioni urbane, gli investimenti e il mercato degli immobili industriali e degli uffici.
Le imprese, infatti, non riescono a reperire sul mercato immobili adeguati alle loro attuali esigenze produttive e hanno difficoltà a espandersi per via delle complessità burocratiche e amministrative. Nonostante ciò, nel 2022 le compravendite di immobili industriali sono aumentate del +60% rispetto alla media del decennio precedente e quelle degli uffici sono aumentate del +20%. Per i capannoni i valori di prezzi e canoni di locazione rimangono elevati ma senza variazioni di rilievo, mentre i canoni per gli uffici hanno avuto un incremento del +3,4%.
“Monza e Brianza è una provincia con una altissima concentrazione di unità locali per Km quadrato, un dato che rispecchia la sua vocazione manifatturiera-sottolinea Alessandro Scarabelli, Direttore generale di Assolombarda-. La dinamicità delle nostre imprese e la loro capacità di stare sui mercati internazionali grazie anche a produzioni sempre più innovative, ha necessità di nuovi spazi che seguano le mutate esigenze delle aziende. Un percorso di sviluppo al quale deve corrispondere la possibilità di rigenerare e riqualificare aree già esistenti. Progettualità che possono avere ricadute positive sul territorio in termini di attrattività e politiche di efficientamento energetico a vantaggio dell’ambiente. I nuovi progetti di trasformazione urbana, come quello che interessa il Vimercatese, hanno necessità di essere supportati da strategie a lungo termine e da politiche che comprendano appieno la strategicità degli investimenti in infrastrutture e collegamenti viari con il capoluogo lombardo. Senza questi ultimi le imprese faticano a trovare competenze adeguate e conseguentemente a espandere la propria attività”.
I principali progetti di trasformazione urbana, infatti, sono localizzati, non solo nel comune di Monza ma soprattutto a est, con l’Energy Park e l’ex Ospedale a Vimercate, e a ovest con l’ex Snia a Varedo. Accanto agli investimenti di ampliamento dei siti produttivi esistenti, dall’analisi emerge un elevato numero di compravendite nel comparto dei capannoni industriali ma anche una forte domanda di spazi moderni e di dimensioni maggiori rispetto a quanto offerto dal mercato. I dati analizzati mostrano un’offerta caratterizzata di immobili obsoleti o di piccole dimensioni – per circa l’80% inferiori ai 2.000 mq – che mal si sposano con le richieste attuali delle imprese.
Le imprese sono costrette a suddividere le proprie attività produttive in diverse unità immobiliari, questo determina una ricaduta sull’efficienza dei processi industriali, logisticamente più frammentati e una diminuzione degli investimenti e, nel lungo periodo della competitività del territorio.