Durante la seduta del 19 giugno, la Giunta Comunale ha approvato l’atto di indirizzo per consentire la definizione di un accordo con la Facoltà di Scienze Motorie di Milano per la concessione di alcuni spazi sportivi della città, da utilizzarsi negli anni accademici 2023/2024 e 2024/2025 nella fascia oraria mattutina, non utilizzata dalle associazioni cernuschesi. La Facoltà, infatti, alla luce di alcuni interventi di riqualificazione previsti nei prossimi due anni negli spazi attualmente utilizzati a Milano e a causa dei quali non avrà accesso ai propri impianti, ha chiesto nei mesi scorsi la possibilità di appoggiarsi alle strutture cernuschesi all’interno del Centro Sportivo di via Buonarroti, del Centro Natatorio Comunale Enjoy Center e dell’Oratorio Paolo VI, non solo per quanto riguarda le attività sportive ma anche per le lezioni didattiche frontali, per le quali è previsto l’utilizzo del Cubotto.
La delibera, esprimendo la volontà favorevole dell’Amministrazione alla concessione dei propri impianti e dopo aver raccolto la disponibilità di Enjoy e Parrocchia per le strutture nelle loro disponibilità, dà ufficialmente il via al percorso verso la formalizzazione degli accordi. “Sono felice ci possano essere le basi per riavviare il percorso che porterà la Facoltà di Scienze Motorie a insediarsi sul nostro territorio per almeno due anni, portando sicuri vantaggi (di immagine, di indotto commerciale, di promozione
territoriale, di ottimizzazione gestionale) a tutta la comunità Cernuschese con l’arrivo, diluito sui 5
giorni settimanali di lezione, di oltre 1000 studenti – commenta il Sindaco Ermanno Zacchetti -. Insieme alla Consulta dello Sport Cernuschese, abbiamo ritenuto fondamentale che l’accordo possa includere anche il valore aggiunto della promozione della pratica sportiva e dell’educazione al benessere, con contenuti realizzati dalla Facoltà di Scienze Motorie sia per le nostre associazioni, sia per la città tutta. Una collaborazione, insomma, che vogliamo densa di rapporti e che apra le porte in maniera ampia a possibili evoluzioni future e che per questo non può che renderci contenti”.