Giovedì 26 settembre il Centro Intergenerazionale ha ospitato “Contrastare la povertà generando comunità”, evento organizzato dal Circolo Acli Gorgonzola e dal Forum del Terzo Settore Adda-Martesana, rivolto alla collaborazione fra i diversi operatori socio sanitari attivi nel territorio est milanese. «Siamo contenti di ospitare a Gorgonzola questo incontro che affronta uno dei temi centrali del welfare come la povertà proponendo strumenti per combattere le disuguaglianze sociali con nuove strategie condivise e collaborative – ha dichiarato in apertura del workshop Nicola Basile, assessore alle Politiche Sociali. – Utilizziamo molte risorse per contrastare la povertà e perciò riteniamo importante trovare i luoghi e i modi migliori per aiutare i cittadini che fanno fatica e sono in difficoltà».
«Come Forum del Terzo Settore – è poi intervenuto Valerio Pedroni – crediamo che la nostra storia, i saperi e le esperienze delle nostre diverse realtà siano una ricchezza fondamentale per il territorio e la base su cui costruire un modello di welfare responsabile e inclusivo che metta al centro la persona. L’intento di questa giornata dialogica è quella di promuovere la cultura della solidarietà, collaborare con gli Enti locali e proporsi come punto di congiunzione tra le organizzazioni no-profit dell’area omogenea Adda-Martesana e della città di Milano».
Durante la giornata attraverso gli interventi dei relatori – Walter Bergamaschi di ATSMilano, Paola Milani ordinario di Pedagogia Sociale all’Università di Padova, Marco Leonardi ordinario di Economia alla Statale di Milano, Daniela Mesini di IRS, Laura Anzideo in qualità di referente Fondazione Cariplo per la povertà e Alessandro Di Martina, responsabile del progetto CON I BAMBINI – sono state presentate e approfondite le diverse strategie pubbliche finora messe in campo per contrastare la povertà quali Reddito di Inserimento (REI), reddito di cittadinanza, piani povertà e misure a sostegno del reddito. Tanti interventi per far emergere la complessità del tema rimasto ancorato alle misure evidenziate dalla “Commissione Onofri” del 1997 che aveva evidenziato tra le anomalie del welfare italiano prestazioni poco efficaci e scarsamente finanziate per le misure di contrasto alla povertà.
Il Reddito di Inserimento (REI), come presentato dal dott. Marco Leonardi, è stata la misura che ha permesso di concentrare risorse e dedicarle in maniera specifica al tema povertà ma con il limite di non essere una misura capace di sostenere i cittadini bisognosi tenendo presente la loro tipologia e unicità come persone. Daniela Mesini ha invece sottolineato come centrale sia la capacità di mantenere la presa incarico; un meccanismo rimasto inalterato dal REI al Reddito di Cittadinanza ma che richiede per vincere la sfida povertà di non lasciare sole le persone e aiutarle nella costruzione delle proprie traiettorie di vita. Proprio per riuscire a superare le disuguaglianze legate alle famiglie e al loro contesto di vita, ha spiegato la professoressa Daniela Milani, risulta efficace l’intervento precoce nei primi anni di vita di un bambino disagiato. Anche per Alessandro Di Martina dell’Impresa Sociale con i Bambini, l’intervento in tenera età rafforza l’impatto delle misure socio-ecomiche.
Infine con Laura Anzideo di Fondazione Cariplo si è aperto il ragionamento su come gli interventi di contrasto alla povertà debbano necessariamente connettersi al lavoro di comunità e alle pratiche che animano il territorio per una ricaduta sociale di sistema. «Siamo molto soddisfatti della giornata – ha concluso Enza Farina, presidente delle ACLI di Gorgonzola – e siamo convinti che momenti collettivi aiutino tutti, istituzioni, Enti del terzo settore e in generali gli operatori nel migliorare i propri interventi e nel renderli maggiormente in grado di riattivare i percorsi esistenziali di quelle persone che per diverse ragioni hanno incontrato delle difficoltà».