domenica, Novembre 24, 2024
Le richieste di lavoro in tempo di pandemia nell’area milanese

Secondo i numeri forniti dalle Agenzie per il Lavoro, riferiti all’area di Milano, Monza, Lodi e Pavia, nel IV trimestre del 2020 le richieste di lavoratori in somministrazione diminuiscono del -27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; la variazione negativa dell’intero anno si colloca così a quota -33%. Quindi l’impatto della pandemia si conferma molto negativo sul lavoro in somministrazione, in linea peraltro con gli effetti sull’occupazione in generale: secondo le anticipazioni dell’Istat, a dicembre 2020 il totale degli occupati in Italia è inferiore -444mila unità rispetto a un anno prima e il calo si concentra in particolare tra dipendenti a tempo determinato (-393mila).

Gli addetti al commercio registrano il calo maggiore – Il dettaglio dei dati resi disponibili dall’Osservatorio Assolombarda-Apl consente di rilevare che in questa area economica il calo è trainato dagli addetti al commercio (-47%), che si concentrano nei settori più colpiti dagli effetti dell’epidemia (accoglienza e vendita al dettaglio di beni non alimentari), e dagli operai specializzati (-45%), i quali tuttavia hanno registrato un recupero nella seconda parte dell’anno dopo la forte caduta (-83%) del II trimestre.

L’importanza dei non qualificati per gestire l’emergenza – Il gruppo professionale che dimostra una sostanziale tenuta di fronte alla crisi appare indubbiamente quello delle figure non qualificate, che include alcune professionalità – dagli addetti alla consegna delle merci ai non qualificati per la pulizia – che si sono rivelate centrali per la gestione dell’emergenza e l’unico a registrare una variazione positiva delle richieste nel periodo gennaio-marzo 2020.
La maggiore resilienza delle figure meno qualificate in questa crisi trova conferma in altre fonti, come gli annunci di lavoro oggetto di una recente analisi di Assolombarda e Università Cattolica.

Le competenze digitali sempre al centro delle ricerche – L’elaborazione delle richieste rivolte alle Agenzie per il lavoro nel corso del 2020 evidenzia che la caduta delle richieste non ha interrotto il trend di fondo, che dal 2013 – anno di costituzione dell’Osservatorio – registra, all’interno della richieste di lavoratori in somministrazione, un peso crescente delle figure professionali con competenze digitali: la quota sul totale è cresciuta dal 10,4% del 2019 all’11,2% del 2020.

Il ruolo delle Agenzie per il Lavoro – Un processo, quello dell’industria italiana verso Industria 4.0, che la pandemia non ha fermato anche grazie al supporto delle Agenzie per il Lavoro. Al supporto alle imprese nella ricerca di risorse con competenze digitali, durante la crisi le Agenzie per il Lavoro hanno aggiunto quello per il reperimento delle figure indispensabili alla gestione dell’emergenza, dimostrandosi perno importante tra domanda e offerta di lavoro.

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