Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Claudio Mereghetti, Dirigente scolastico cernuschese, in vista delle prossime elezioni comunali.
“Cernusco è una bella città, che molti ci invidiano e che tanti scelgono per venire ad abitarci. È insomma un bel posto. Che col tempo ci siamo abituati a guardare – se si può dire – a occhi chiusi. Quello che dovremmo fare, invece, è proprio il contrario: aprire gli occhi. Come si fa quando ci coglie una sorpresa, quando incontriamo qualcosa che ci meraviglia. Questo dovrà ispirare l’impegno di tutti noi nei prossimi mesi: pensare una Cernusco nuova, che sappia andare oltre la sua bellezza. Che da posto in cui abitare si trasformi in luogo da vivere. Dove le persone siano protagoniste, possano e sappiano creare comunità, farne parte, ritrovare il senso di appartenenza, sapendo unire ciò che è storia e tradizione (la Cernusco Asinaria e Martesana) al contributo di preziosa novità portato dai nuovi cittadini e dalle nuove famiglie.
Non possiamo accontentarci di come è ora Cernusco, perché ci stiamo bene; occorre comprendere che quel bene è un bene comune, che richiede di partecipare, di prendere parte al suo cambiamento. Dobbiamo invece creare l’occasione per renderlo vero, ideare un laboratorio di idee, di confronto, aperto al contributo di tutti, fondato sull’esempio di quanto è stato realizzato nell’Istituto Comprensivo M. Hack di cui sono stato preside durante la pandemia.
Non sono un politico, né ho fatto mai politica, ma se è vero che la politica è la più alta forma di carità, allora alla politica vera siamo chiamati tutti e serve una agorà in cui unica regola siano l’ascolto e la volontà di contribuire in prima persona. Se c’è un tratto che caratterizza Cernusco è che è divisa in due dal Naviglio e attraversata da tanti ponti. Allora, come i ponti sul Naviglio uniscono e consentono di incontrarsi, si lasciano percorrere in qualsiasi direzione e soprattutto consentono di andare oltre, serve uno spazio di discussione e condivisione dove rendere tutto questo possibile. Serve un’occasione per andare oltre la bellezza, oltre le generazioni, oltre gli slogan, per aprire gli occhi alla Cernusco nuova e futura, da vivere insieme”.