Dopo una dinamica positiva protratta fino al termine del 2022, nel primo trimestre 2023 la produzione manifatturiera lombarda rimane stabile, con una variazione congiunturale nulla. Lo scenario è tuttavia mitigato dalla crescita su base annua, che rimane positiva e pari al +2,5%, in netto distacco dal -0,4% registrato a livello nazionale e più delle variazioni che caratterizzano i principali benchmark europei: Francia +0,7%, Germania +1,7% e Spagna +2,1%. Inoltre, nel primo trimestre 2023 si rileva una ripartenza degli ordinativi: +0,8% la domanda estera e +0,3% quella domestica. L’aumento del +2,5% di produzione manifatturiera è condiviso da tutte le classi dimensionali d’impresa: più marcato per le grandi (+3,8%) e le piccole imprese (+2,5%) e meno per le medie (+1,7%).
Guardando ai settori, le variazioni più alte si registrano per l’abbigliamento (+7,9%), i mezzi di trasporto (+6,3%) e il pelli-calzature (+5,2%), mentre flette la produzione della chimica (-3,0%) e della farmaceutica (-3,4%). Passando alle vendite sui mercati internazionali, nel primo trimestre 2023 l’export lombardo in valore supera del +8,4% i dati di inizio 2022, segnando così una crescita maggiore dell’Emilia-Romagna (+4,5%) e del Baden-Württemberg (+7,9%), ma minore della media italiana (+9,8%) e delle regioni benchmark Veneto (+9,0%), Piemonte (+16,8%), Auvergne Rhône-Alpes (+8,6%), Bayern (+14,6%) e Cataluña (+22,2%). Relativamente ai settori, gli aumenti in valore più significativi caratterizzano le esportazioni dell’alimentare (+16,6%), della moda (+16,2%), dell’elettronica (+13,5%), della meccanica (+12,8%) e degli apparecchi elettrici (+12,5%). L’unico settore ad aver accusato un calo dell’export nei primi mesi dell’anno è l’automotive (-2,4%).
Bisogna tuttavia considerare che queste variazioni si riferiscono ai valori correnti e quindi sono condizionate dalle dinamiche inflattive che rimangono elevate nel confronto con l’anno scorso. Guardando ai paesi di destinazione, nei primi mesi del 2023 aumenta del +15% l’export lombardo diretto ai paesi Extra UE27, incremento tendenziale ben più marcato del +3,3% rilevato per i mercati europei. Con riferimento ai primi, esportazioni verso importanti partner commerciali quali USA, Svizzera e Turchia crescono rispettivamente del +25,6%, +23,6% e +20,8%. Più contenuta invece la variazione per il Regno Unito (+5,7%) e in lieve contrazione (-1%) quella per la Cina. Relativamente ai principali mercati dell’Unione Europea, da notare la diminuzione del -2,1% delle vendite in Germania, al contrario sempre in crescita nel corso del 2022, mentre aumentano le esportazioni verso Paesi Bassi (+15,1%), Spagna (+9,2%), Francia (+6,2%) e Polonia (+1,0%). Le più recenti indicazioni qualitative delle imprese delineano per maggio una discesa del clima di fiducia nel manifatturiero del Nord-Ovest, sui livelli più bassi da inizio anno: si riscontra infatti cautela sia in termini di domanda (interna ed estera) che di attese di produzione per i prossimi 3-4 mesi.
Il peggioramento del clima di fiducia del manifatturiero si registra anche a livello italiano, in Germania e in Spagna, mentre risulta in controtendenza la Francia. Nel Nord-Ovest cala anche il clima di fiducia delle imprese dei servizi, che a maggio riportano una flessione dell’andamento aziendale e in prospettiva prevedono una riduzione della domanda, mentre crescono ancora gli ordini. L’indice diminuisce anche a livello nazionale, in Germania, Francia e (seppur lievemente) in Spagna. Il quadro di inizio anno resta, comunque, positivo per il mercato del lavoro lombardo. Nel primo trimestre 2023 in Lombardia ci sono +98 mila occupati rispetto al corrispondente periodo del 2022 e il tasso di occupazione sale al 68,7% (dal 67,1% di un anno prima), posizionandosi sopra a quello di Italia (60,6%) e Piemonte (66,3%), ma rimanendo ancora sotto a quello di Veneto (70,1%) ed Emilia-Romagna (70,2%). Allo stesso tempo, il calo di -51 mila disoccupati rispetto a un anno prima si riflette nella discesa del tasso di disoccupazione al 4,3% (dal 5,5% di inizio 2022), ben sotto l’8,3% nazionale e il più basso tra le regioni italiane di confronto (Veneto 4,5%, Emilia-Romagna 4,8%, Piemonte 6,5%). Inoltre, la Lombardia è l’unica tra i benchmark europei analizzati a registrare un calo dell’indicatore rispetto al primo trimestre 2022: infatti, il tasso di disoccupazione cresce in Cataluña dal 10,2% al 10,4%, nel Bayern dal 3,2% al 3,5% e nel Baden-Württemberg dal 3,5% al 3,8% Infine, in Lombardia diminuiscono anche gli inattivi (-66 mila), sebbene se ne contino ancora +65 mila rispetto al pre-Covid. Fonte: www.genioeimpresa.it