Da più parti si sottolinea come l’infanzia dei bambini nati nel 2010 sia tra le più sfortunate degli ultimi 50 anni, tra Covid e venti di guerra. Un’infanzia piena di paure recondite, di ansie, di cui solo un giorno, forse, sapremo quantificare i danni e le influenze negative.
Certo, se ripenso alla mia infanzia, mi ricordo un periodo pieno di ansia: la Guerra Fredda esasperata con annessa la minaccia di lancio di missili, gli ultimi capitoli degli Anni di Piombo, gli attacchi terroristici in Europa, le bombe sui treni, l’incidente di Cernobyl, l’attentato al Papa… Altro che Anni 80 spensierati…
Forse il fatto è che ogni bambino ha le sue streghe da combattere, in qualsiasi periodo viva. E forse infanzie del tutto spensierate non esistono: tranne che per quelli nati nel 2000 che al massimo dovettero affrontare la caduta di Moggi, il boom dei Reality Show, la morte di Michael Jackson, la crisi dei mutui subprime, lo spread che sovverte il voto popolare e fa cadere un Premier…