sabato, Novembre 23, 2024
Palazzo Isimbardi: oltre 2,5 milioni di euro per forestare aree in 19 Comuni dell’area metropolitana

La Città metropolitana di Milano ha ottenuto un finanziamento di oltre 2,5 milioni di euro nell’ambito del PNRR Missione 2 – Componente 4 – Investimento 3.1 “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano” per il biennio 2023-2024, a seguito dell’avviso emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e destinato alla forestazione urbana e periurbana del territorio delle Città metropolitane.

I progetti finanziati sono stati redatti da un gruppo di progettazione costituito dai tecnici di Città metropolitana, Politecnico di Milano, Università di Milano Bicocca e Parco Nord Milano (nell’ambito della collaborazione già consolidata con il progetto Forestami).

Due i progetti presentati, dislocati su 19 Comuni, in continuità con le politiche della Città metropolitana di Milano e nel rispetto degli obiettivi dati dall’avviso: preservare e valorizzare la naturalità diffusa, la biodiversità e i processi ecologici legati a ecosistemi pienamente funzionali e resilienti; contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e alla rimozione del particolato nelle aree metropolitane, aiutando così a proteggere la salute umana; contribuire a ridurre le procedure di infrazione per la qualità dell’aria; recuperare i paesaggi antropizzati valorizzando le periferie e le connessioni ecologiche con le aree interne rurali (corridoi ecologici, reti ecologiche territoriali) e il sistema delle aree protette; frenare il consumo di suolo e ripristinare suoli utili. I due interventi interessano complessivamente aree per 62,51 ettari e prevedono, come da avviso ministeriale, la piantagione di 1000 piante per ettaro, tra specie arboree e arbustive.

“Sono soddisfatto di questo successo, che è il frutto di una intensa collaborazione con il territorio: Città metropolitana e i suoi Comuni insieme per contrastare gli effetti della crisi climatica – afferma il Consigliere delegato alla Forestazione urbana, Giorgio Mantoan – Il lavoro per individuare aree che rientrassero nei criteri fissati dal Ministero è stato davvero complesso ed è stato fatto in stretto contatto con le amministrazioni locali e i partner di progetto. La Città metropolitana sarà protagonista di un’estesa attività di riforestazione, con il fine di contribuire al contrasto degli effetti del cambiamento climatico che come vediamo quotidianamente ha effetti rilevanti sulla vita di tutti noi. Con questi progetti potenziamo il capitale naturale del nostro territorio, nell’ottica di una vera e propria infrastruttura verde”.

Il primo progetto, denominato “Incrementare il capitale naturale per rafforzare la rete ecologica territoriale”, interessa i Comuni di Casorezzo, Locate di Triulzi, Peschiera Borromeo, Pozzo d’Adda e San Colombano al Lambro: si inserisce all’interno di una visione territoriale generale e di sistema, caratterizzata da infrastrutture verdi esistenti e da potenziare e nel suo complesso lavora per migliorare la continuità e la connessione ambientale ed ecologica a diverse scale, individuando nuove aree per la forestazione urbana appartenenti ad ambiti agricoli, situate al margine dell’edificato, in prossimità di linee d’acqua e all’interno di parchi.

Il secondo progetto, denominato “La forestazione urbana per mitigare le isole di calore”, interessa i Comuni di Basiano, Cambiago, Cernusco sul Naviglio, Cologno Monzese, Gorgonzola, Lainate, Liscate, Masate, Milano, Nerviano, Paderno Dugnano, Pero, Pieve Emanuele e Segrate: l’obiettivo è aumentare il capitale naturale di un contesto fortemente urbanizzato e densamente popolato per contrastare l’innalzamento delle temperature attraverso la forestazione, come Nature-based solutions (NBS). Gli interventi di forestazione urbana sono quindi orientati a mitigare i rischi climatici legati alle temperature estreme e alle precipitazioni intense, indirizzando le azioni sugli hotspot della Città metropolitana, ponendo particolare attenzione alle aree a nord del territorio, le quali sono più a rischio per la presenza di isole di calore. L’approvvigionamento delle piante autoctone per la realizzazione dei progetti avverrà presso i vivai di ERSAF.

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