Non abbiamo proprio capito perché la ricandidatura di Ermanno Zacchetti ha provocato tanti mal di pancia e imbarazzi nel Centrosinistra: PD tiepido con qualcuno che ha boffonchiato che il Sindaco doveva prima passare dalla Segreteria e Vivere Cernusco che ha lasciato intendere che sarebbe meglio utilizzare il metodo delle primarie.
Innanzitutto, negli ultimi anni e anche in queste Amministrative, nessun sindaco uscente passa o è passato dalle primarie: né nel Centrosinistra (Micheli, Cosciotti, Sala…) né nel Centrodestra (Rocchi, Villa).
Secondo: un PD non certo nel massimo splendore del consenso a livello nazionale e una civica come Vivere Cernusco che in 15 anni di governo non ha visto aumentare i propri voti, anzi li ha visti decrescere, dovrebbero fare
salti di gioia per avere un candidato sindaco con un gradimento personale molto elevato.
Terzo (questo è un motivo un pò cinico e pragmatico…): le elezioni comunali e regionali del 2020 ci hanno insegnato che un sindaco o un govev ernatore che ha traghettato i cittadini fuori dall’emergenza gode
di un notevole potere mediatico (soprattuto sui social), di una popolarità infinita e di un consenso smisurato. Potrebbe vincere da solo. Altro che passare dalla Segreteria del partito o dalle primarie! Quindi, perché non far tesoro di questo importante valore aggiunto?
Rocchi e Micheli, lo scorso anno, hanno costruito in poco tempo una propria lista civica e, pur non facendo una campagna elettorale particolarmente aggressiva, hanno sfiorato il 20%. Quindi, paradossalmente non è Zacchetti a rischiare se non incassa l’appoggio ufficiale di PD e Vivere Cernusco, ma sono proprio i Democratici e civici di Marchetti a rischiare di più nel caso il Sindaco, spazientito, decida di candidarsi non come esponente dei Dem, ma come leader di una sua lista civica, dicendo poi agli alleati: “Chi ci sta, mi segua”.
Anche perché prende sempre più corpo la possibilità che Nico Acampora al top della popolarità grazie a PizzAut – possa scendere in campo con una sua lista civica a sostegno di Zacchetti (non a caso fu scelto come assessore
direttamente proprio dal Sindaco): un Consigliere Comunale ce l’ha già, anche se non ufficialmente, ed è Claudio Gargantini, pronto per una nuova esperienza civica. A rendere lo scenario ancora più fluido, con un’ulteriore spazio per il mondo moderato, la possibilità che anche Azione e Italia Viva possano scendere in campo per sostenere Zacchetti.