Alla fine non ci sono stati ribaltoni: l’effetto COVID, che da un anno e mezzo premia gli amministratori uscenti a tutti i livelli, è stato confermato anche in questo turno elettorale, con pochissimi ribaltoni, anche su scala nazionale. Questo vale anche per la Martesana, che non ha visto cambiamenti di colore, indipendentemente dal fatto che gli Amministratori uscenti fossero di centrodestra, di centrosinistra o civici.
La battaglia che veniva data come più equilibrata era quella di Pessano con Bornago, dove cinque anni fa Alberto Villa aveva vinto solo di 100 voti contro Chiara Fiocchi, grazie anche all’opera di disturbo del M5S di Manola Monti che, a detta di molti, aveva creato un danno indiretto al Centrosinistra. Ora che i Grillini si astenevano dalla lotta (giocando di sponda con il PD come in tante altre realtà), qualcuno aveva paventato un possibile problema per Oltre: invece così non è stato, il vantaggio di Villa rispetto a cinque anni fa è raddoppiato, perchè i voti dei Pentastellati non sono andati in automatico a Filippo Fondrini. Importanti gli indici di gradimento delle Assessore uscenti, Tomaselli e Di Rito.
Abbastanza decisa era la sfida di Carugate, dopo che non era riuscita la reunion tra il PD (camuffato da lista civica) e di Carugate in Movimento. Il Centrosinistra ha così ottenuto come cinque anni il 40% del consenso che, vista la presenza del turno unico, è praticamente un suicidio annunciato. Così Luca Maggioni con il suo 43% ha avuto gioco facile, staccando di venti punti percentuali la candidata di Carugate Attiva, Rosaria Amato, arrivata seconda. La somma di Lega e FdI divisi non arriva al 15%. Più votata in assoluto l’Assessora all’Istruzione, Marcella Sangalli (ProCarugate), con 180 preferenze.
Infine, Pioltello. Qui c’è stata la dimostrazione che non è detto che tante liste facciano la forza. Il maxi schieramento di centrodestra a sostegno di Cluadio Fina si è fermato sotto il 40%, con exploit deludenti della Destra: il voto d’opinione dei partiti nazionali qui non è bastato. Bene l’asse moderato centrista della coalizione: Forza Italia + Progetto Pioltello porta a casa 3 Consiglieri (quasi la metà della minoranza di centrodestra). M5S ai minimi storici: Dio si ferma sotto il 4%, dopo una campagna elettorale volutamente filo maggioranza (quindi sottoesposta) ed è fuori dal Consiglio. Fuori anche l’ex Presidente Marcello Menni: Cambiamo! non ce la fa e lui stesso delude in termini di preferenze. Riguardo al Centrosinistra, come anche l’anno scorso, ottimo risultato della lista civica della Sindaca (sfiorato il 12%), PD al 28%, Lista sopra il 15%, Gaiotto re delle preferenze si autolancia verso la candidatura a sindaco tra cinque anni.