Riscaldamento, un settore che va verso l’efficienza energetica delle caldaie, presentato con Assotermica il “Protocollo per la sorveglianza di mercato”, una iniziativa volontaria aperta alle imprese del settore, per introdurre il monitoraggio delle caldaie immesse sul mercato, attraverso verifiche documentali e test di laboratorio. Sono 55 mila le imprese italiane nei settori del riscaldamento, tra produzione, installazione e commercio, di cui 10 mila in Lombardia, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del registro imprese a fine 2017. Cresce il comparto in un anno, +1,3% in Italia e +1,1% in Lombardia.
Si occupano, in primo luogo, dell’installazione (50 mila circa in Italia e 9 mila in Lombardia), poi del commercio all’ingrosso (3 mila in Italia e 678 in regione) e della fabbricazione (circa 2 mila in Italia e quasi 500 in regione). In aumento le imprese in cinque anni (+10% in Italia, +11% in Lombardia. Prime in Italia nel settore sono Roma e Milano con oltre 3 mila imprese (+1,3% in un anno per entrambe e +9,4% in cinque anno per Roma e + 13,5% per Milano), Torino con oltre 2 mila (+1,3% e + 9,8%), Padova, Bari, Bergamo, Brescia, Napoli, Monza, Varese, Firenze con oltre mille. In Lombardia prime Milano con 3080 imprese (+1,3% in un anno e + 10% in cinque), Bergamo e Brescia con circa 1.200 (+2,3% e +1,7% in un anno,+14,7% e +12,8% in cinque), Monza e Varese con oltre mille (+2,4% e +17% per Monza mentre Varese è in lieve calo).
Ha dichiarato Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano – Monza Brianza – Lodi “I recenti requisiti che richiedono una maggiore efficienza degli impianti hanno comportato una “svolta epocale” per il settore del riscaldamento. La Camera di Commercio, col Ministero per lo Sviluppo Economico e insieme ad Enea, svolge il compito della vigilanza sulla correttezza delle informazioni riportate in etichetta relative al consumo di energia. Oggi con Assotermica presentiamo un protocollo che dimostra partecipazione, responsabilità e qualità dei prodotti dei nostri imprenditori, leader sul mercato europeo, a vantaggio della tutela di un mercato trasparente ed efficiente”. Riscaldamento. Per il riscaldamento, secondo un’elaborazione della Camera di commercio su dati Istat sui consumi energetici delle famiglie, prevale l’uso per i lombardi di un impianto centralizzato (29,4% contro il 15,7% nazionale), rispetto a quello portatile/fisso (8,9% contro 18,5%) e po co più basso anche l’uso dell’impianto autonomo (61,6% contro 65,8%). Più alto l’uso invernale degli apparecchi (9,01 ore di accensione contro 7,54). Più diffuso il metano (87% contro 70,9%) rispetto alle biomasse (7,2% contro 14,5%).
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