domenica, Novembre 24, 2024

La Lombardia esporta attrezzature e vestiario per la sicurezza: per un valore di circa 6 milioni di euro al mese, un terzo circa del totale italiano che da gennaio a novembre 2017 ha raggiunto quasi i 192 milioni di euro (oltre 17 milioni al mese), +18,6%. Le principali mete per l’export nazionale? Germania con 40 milioni circa (+36%), Francia con 24,5 milioni (+3,1%) e Regno Unito con 13,6 milioni (+12,2%). In forte crescita gli Stati Uniti (+59%) che passano da 8,5 a 13,5 milioni. L’Italia importa invece articoli di sicurezza dalla Cina, primo partner con 48 milioni di euro, un terzo del totale e una crescita del 20%, seguita da Germania e India. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat a novembre 2017 e 2016.

Imprese attive per la sicurezza sul lavoro in Lombardia: sono quasi 1.000, +7% in un anno e +34% in cinque. Tra fabbricazione di attrezzature e articoli di vestiario protettivi di sicurezza e consulenza in materia di sicurezza rappresentano un quarto del totale italiano (che è di 3.948). Prima Milano con 364 attività, che crescono del +11% dal 2016 e del +38% dal 2012 e contano circa mille addetti, seguita da Brescia con 156 e circa 400 addetti (+6,8% e +45,8%), Bergamo (97 e circa 700 addetti, +6,6%, +33%), Monza (86 e 133 addetti, +6%, +54%), Varese (61 e 108 addetti, +9%), Pavia (47 imprese e 74 addetti), Como (40 e 122), Cremona, Mantova e Lecco con circa 30 imprese (237, 132 e 85 addetti), Lodi con 19 e Sondrio con 13 imprese (37 e 70 addetti).

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