Voglia di ripartenza, ma tanta preoccupazione e incertezza a causa della guerra in Ucraina e per i rincari di energia e materie prime, con l’inflazione che riduce ulteriormente i consumi. Questo il sentiment registrato da Confcommercio Lombardia del comparto del turismo lombardo che, dopo il lungo periodo di inattività e difficoltà dovuto alle restrizioni, aveva iniziato a guardare con speranza alla roadmap definita in Consiglio dei Ministri dell’allentamento delle norme Covid.
Il mancato arrivo dei turisti dalla Russia e da altri Paesi dell’est peserà maggiormente su alcuni territori rispetto ad altri: nel periodo pre-Covid a Lecco rappresentavano il 5% delle presenze totali, a Livigno significherà alla fine della stagione invernale un calo di presenze tra il 20 e il 30%, a Milano rappresentano il 12% della spesa dei turisti extra Ue. Le aspettative ora sono riposte nel mercato europeo e soprattutto interno, anche se per la Pasqua e i ponti primaverili è ancora difficile fare una previsione, alla luce della tendenza a prenotare all’ultimo minuto.
L’aumento dei costi energetici – con i conseguenti rincari – ha un effetto sia sulle imprese, in termini di riduzione dei margini, sia sulle famiglie per la riduzione alla propensione ai consumi con il rischio, insieme al notevole aumento dell’inflazione, di rendere vani tutti gli sforzi ed il recupero registrato nel 2021.
“La guerra in Ucraina, oltre ad essere un dramma umanitario, avrà una forte impatto sul turismo e sull’economia lombarda in generale. Bene il percorso delineato dal Governo verso l’uscita dallo stato d’emergenza e le misure previste per il taglio dei costi energetici, ma chiediamo alle istituzioni di intervenire in modo deciso sulla carenza di liquidità e la scadenza delle moratorie, perché in questo clima di così grande incertezza non possiamo permetterci di lasciare indietro le piccole imprese, fondamentali per la nostra economia”, afferma il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia, Carlo Massoletti.
Al miglioramento della situazione sanitaria non corrisponde ancora – per le imprese del comparto turistico e dell’attrattività di Milano, Monza Brianza e Lodi – una maggiore fiducia sul ritorno dei fatturati ai livelli pre-Covid: è quanto emerge da un’indagine di Confcommercio Milano su 350 imprese. Per il 90% del campione, infatti, il clima di incertezza non permetta di fare previsioni, mentre il 60% non crede che per turismo e attrattività possa esserci una decisa ripresa a primavera avanzata e il 64% fatica a rilevare effetti positivi nell’attività con la diminuzione dei contagi e il progressivo ritorno alla normalità.
Detto che il mancato rinnovo della cassa integrazione Covid ha avuto ripercussioni per il 57% e che il 55% ha subito una riduzione del personale fra il 10 e il 30%, l’intervento prioritario per le imprese di turismo e attrattività sarebbero aiuti per i costi dell’energia (69%). Seguono la proroga di scadenze fiscali (56%), il rinnovo della cassa Covid (46%), la moratoria dei debiti bancari (43%). Per quanto riguarda poi le maggiori criticità in atto, il 61% indica il calo del turismo, mentre a Milano in particolare il 54% delle attività patisce gli effetti dello smart working (percentuale che si alza al 73% nelle imprese di ristorazione). Di notevole impatto anche lo slittamento di fiere e congressi (50%).
”Il percorso per tornare ai livelli pre-Covid – afferma Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – è ancora molto incerto soprattutto per il settore turistico e dell’attrattività. Pesano le perdite subite, il caro energia senza precedenti e le tensioni internazionali. In questa fase ancora molto critica è fondamentale sostenere le imprese con maggiori risorse e rinnovare le moratorie fiscali e creditizie”.
Confcommercio Milano partner dei Mondiali di scherma 2023
È cominciato il viaggio di avvicinamento verso “Milano 2023”, i Campionati mondiali assoluti di scherma in programma nel luglio del prossimo anno. La manifestazione avrà il patrocinio di Confcommercio Milano, che già quest’anno ospiterà gratuitamente eventi nel suo Centro congressi.
“Crediamo molto in ‘Milano 2023’ – afferma Simonpaolo Buongiardino, componente di Giunta e consigliere di Confcommercio Milano – visto che i Mondiali costituiscono un evento attrattore di indotto per le attività commerciali e turistiche del nostro territorio. Vogliamo perciò accompagnare il Comitato organizzatore in questo percorso”.