Un veicolo per il trasporto sociale e degli utenti con disabilità sarà a disposizione della cittadinanza di Vimodrone. Il mezzo è stato dato in comodato gratuito grazie ad una sponsorizzazione e l’Amministrazione comunale ha deciso di metterlo a disposizione dell’associazione Pubblica Assistenza Vimodrone (PAV), realtà di volontariato della città impegnata nei servizi di ambulanza e di trasporto di utenti disabili, anziani o con maggiori difficoltà per lo svolgimento delle terapie o nei centri diurni. Una scelta che è ricaduta verso una realtà ben radicata nella comunità e che, anche durante l’emergenza sanitaria causata dal covid-19, è stata al fianco della comunità di Vimodrone – e non solo – attraverso diversi servizi, come la consegna di farmaci e vestiti alle persone positive al coronavirus.
L’arrivo del veicolo, che può trasportare 4 utenti e ha un elevatore per il trasporto di una carrozzina, è la conclusione di un percorso iniziato nel 2018, quando la giunta ha dato avvio al progetto “Mobilità garantita”, una raccolta di sponsorizzazioni per avere un veicolo che potesse sostenere le persone che hanno bisogno e le volontarie e i volontari che si spendono per loro.
«Un risultato importante, frutto della sensibilità di un’Amministrazione che ritiene imprescindibile il sostegno alle persone con maggiori difficoltà – ha detto l’assessora alla Famiglia Anna Maria Vannucchi -. Averlo raggiunto attraverso una sponsorizzazione dimostra come la partnership pubblico-privato funzioni per poter raggiungere importanti risultati. Sono sicura che l’associazione Pubblica Assistenza Vimodrone utilizzerà al massimo questa nuova opportunità, facendo ancora meglio quello che già fa in maniera eccellente, aiutare il prossimo».
«Il mezzo è stato donato ad un’associazione che da anni svolge un encomiabile lavoro di assistenza – ha detto il Sindaco Dario Veneroni -. Pubblica Assistenza Vimodrone è infatti sempre stata un punto di riferimento per il territorio e si è distinta, durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria, anche per il suo contributo nella provincia di Bergamo, la più martoriata dal covid-19».