L’Istituto professionale Mazzini di Cinisello Balsamo è un modello da studiare e condividere anche con l’estero. La mattina del 10 giugno una delegazione di insegnanti provenienti dall’Islanda ha fatto visita all’Istituto di via Gorki per una incontro conoscitivo nel quale è stato chiesto di illustrare il modello di formazione professionale, ma soprattutto di spiegare il funzionamento della complessa rete di rapporti con le imprese del territorio che consentono agli allievi di mettere in pratica l’alternanza scuola lavoro. Le insegnanti islandesi, parte di una delegazione di docenti di diversi istituti e indirizzi formativi, sono state inviate in Italia direttamente dallo Stato con l’obiettivo di ampliare le loro conoscenze e di confrontare i modelli formativi con gli altri Paesi europei. In Lombardia hanno visitato due differenti istituti ed hanno scelto il Mazzini di Cinisello Balsamo per quanto concerne l’indirizzo di formazione professionale.
“Abbiamo illustrato loro i nostri progetti e le nostre modalità organizzative – ha detto il presidente dell’Associazione Scuole Professionali Mazzini Marcello Mariani -. Ma ci siamo anche confrontati sul tema del bullismo che a quanto pare è diffuso in ogni parte del mondo e merita uno scambio costante di esperienze per essere sempre più efficace”.
Per l’Istituto Professionale Mazzini la conclusione del ciclo scolastico anche quest’anno è coinciso con l’avvio di un percorso di scambi internazionali che pongono sempre di più l’istituto cinisellese in una dimensione europea. Dalla scorsa settimana sono partiti i primi studenti di un gruppo di oltre 20 giovani che tra giugno e luglio compiranno i loro tirocini estivi all’estero. Si tratta di studenti dei diversi indirizzi professionali, impegnati in Francia, Spagna e Malta. Grazie al contributo di Regione Lombardia avranno l’opportunità di lavorare nel loro settore acquisendo esperienza e approfondendo l’utilizzo delle lingue straniere.
“Si tratta di esperienze che hanno un grande valore sia dal punto di vista professionale che umano – ha detto il preside Pierangelo Gervasoni – Molti degli studenti sono accompagnati dai nostri insegnanti, per altri abbiamo sul posto dei referenti che si occupano di loro. Ciò che apprezziamo ogni anno è che in questo percorso estero i ragazzi imparano a essere autonomi e responsabili”.