Un’alleanza tra pubblico e privato per contrastare, in modo strutturale, l’incremento delle truffe perpetrate tramite impersonificazione, ovvero quei casi in cui un truffatore finge di essere un’azienda di fiducia per ottenere denaro o l’accesso a dati sensibili come il codice fiscale, le informazioni bancarie o le credenziali di un account. Un fenomeno in forte ascesa, che è stato trattato nell’ambito di una assise promossa da Assolombarda, in collaborazione con Amazon, nella sede dell’Associazione. All’incontro, oltre al viceministro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, hanno partecipato i rappresentanti di Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Tribunale di Milano, CONSOB, Polizia Postale, Unione Nazionale Consumatori, Tim ed Enel.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di dare vita a un confronto permanente nell’ottica di individuare soluzioni comuni e condivise a beneficio di cittadini, aziende ed istituzioni. Sono loro, infatti, le principali vittime di attività di phishing, smishing o vishing: dinamiche che, negli ultimi anni, sono cresciute in modo considerevole. In particolare, stanno gradualmente aumentando i soggetti che contattano potenziali vittime dichiarandosi, in modo fittizio, rappresentanti di istituzioni pubbliche o di aziende, con l’obiettivo di ottenere, indebitamente, denaro o dati personali.
Le strategie adottate toccano l’emotività individuale e, per lo più, fanno leva su alcuni temi specifici: sanzioni, tasse, sicurezza, emergenze, scadenze, promozioni. Tra le vittime, comuni cittadini ma anche istituzioni e aziende che pagano, spesso, significativi danni reputazionali. Le imprese più sottoposte a queste frodi sono realtà IT, banche, e-commerce, brand della logistica, della telefonia, dell’energia e assicurazioni.
I dati condivisi nel corso dell’iniziativa da Transcrime (Centro di ricerca interuniversitario su criminalità e innovazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università di Bologna e dell’Università degli Studi di Perugia) parlano chiaro: secondo la Polizia Postale, le frodi commesse, in Italia, sono cresciute nel corso degli ultimi anni. Nel 2023, sono aumentare le persone indagate, con un +18% rispetto all’anno precedente; e anche le somme sottratte hanno registrato un balzo del 21%, per un ammontare complessivo di oltre 40 milioni di euro lo scorso anno. Una tendenza di crescita che trova conferma anche nel confronto con altri Paesi.
Negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission (FTC) ha, infatti, registrato, nel 2023, 330.000 casi di business impersonation scams e 160.000 di government impersonation scams: valore totale di queste frodi, oltre un miliardo di dollari, con un incremento del 300% rispetto al 2020. In Europa, secondo uno studio condotto da Censuswide tra dicembre 2023 e gennaio 2024, inoltre, il valore medio di capitali sottratti a vittime di frodi telefoniche è pari a 3.596 euro in Francia, a 1.531 euro in Spagna e a 4.649 euro in Germania.
Paolo Gerardini (presidente Piccola Industria Assolombarda e consigliere delegato Confindustria Piccola Industria per la legalità): “Avviamo, nella sede dell’Associazione delle imprese di Milano, Monza e Brianza, Pavia e Lodi, motore economico del Paese, una riflessione comune su un fenomeno preoccupante, che colpisce oggi consumatori, aziende e istituzioni. Le truffe per impersonificazione producono ingenti danni economici e reputazionali, anche alla luce di tecniche sempre più sofisticate. Occorre, in tal senso, un confronto permanente sulla materia: una alleanza pubblico-privato per contrastare, in modo strutturale, una piaga in costante crescita”.
Bianca Maria Martinelli (strategy and policy senior director, Amazon Italia): “Amazon continua a investire per proteggere i propri clienti da ogni tipo di truffa e informare il pubblico su come prevenirle. Questo impegno si estende anche a truffe che avvengono al di fuori del nostro store e che non hanno alcun legame con Amazon. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo richiesto la chiusura di oltre 40.000 siti di phishing e di 10.000 numeri di telefono usati per truffe basate su furti di identità. Abbiamo, inoltre, denunciato più di 100 truffatori in tutto il mondo alle autorità competenti, con le quali continueremo a collaborare offrendo il nostro supporto per assicurarci che questi truffatori rispondano delle loro azioni”.
Marco Dugato (docente di Metodi e Tecniche per la ricerca Criminologica, Facoltà Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano): “Le truffe per impersonificazione causano gravi danni alle vittime e alla reputazione delle aziende o istituzioni impersonificate. Lo scenario internazionale ci dice che questo tipo di truffe sono in forte aumento, con un impatto significativo a livello globale. Un contrasto efficace richiede un insieme di soluzioni tecnologiche, per identificare le comunicazioni fraudolente, e campagne informative, mirate alle vittime più esposte o vulnerabili”.
Enea Franza (responsabile dell’Ufficio Consumer Protection, Divisione Tutela del Consumatore, CONSOB): “Una corretta informazione è la prima linea di difesa in caso di truffe. Per questo Consob si impegna nel mettere in guardia i risparmiatori dai rischi legati a proposte di investimento fraudolente che sfruttano indebitamente la notorietà di marchi affidabili e rappresenta una risorsa per verificare la legittimità di società o domini. Recentemente, la collaborazione tra Consob ed Amazon ha aiutato a contrastare truffe finanziarie attraverso la condivisione sinergica di avvertimenti ai consumatori. Un esempio di collaborazione pubblico-privato che auspico possa estendersi ad altre realtà”.
Rocco Nardulli (vicequestore, Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica, Polizia Postale Lombardia): “Nel contrasto delle frodi online – e del cybercrime in generale – il processo logico-deduttivo con cui si giunge alla ricostruzione dei fatti e all’individuazione dei criminali non può basarsi solo sulle evidenze relative al singolo caso indagato, ma deve essere alimentato da tutti i dati disponibili rispetto al fenomeno criminale osservato nella sua interezza. È perciò essenziale il rafforzamento della partnership pubblico-privato per un’efficace condivisione dei dati e delle informazioni utili alle indagini, oltre che per l’adozione di idonee e tempestive misure di limitazione del danno subito dalle vittime”.
Massimiliano Dona (presidente Unione Nazionale Consumatori): “I casi di truffa registrati dall’Unione Nazionale Consumatori sono in costante aumento, un po’ per la crescente digitalizzazione della popolazione, un po’ per il moltiplicarsi di stimoli quotidiani che ci rende tutti molto distratti e frettolosi nel nostro agire: ecco perché la tutela più efficace resta la prevenzione. È utilissimo parlare di truffe come faccio nel corso della mia attività di divulgazione online a tutela dei consumatori”
Cristoforo Lignola (responsabile Physical Security & Fraud Management, Tim): “L’evoluzione tecnologica ha determinato lo sviluppo di scenari di impersonificazione che rendono necessario l’adozione di nuove contromisure tecniche e di un coinvolgimento attivo dei clienti. TIM, da tempo, ha aperto sul suo sito Internet un canale di comunicazione dedicato alla segnalazione di questi fenomeni”.