La FORSU è una risorsa importante, il cui sfruttamento può giocare un ruolo chiave nell’implementare una strategia di economia circolare di ampio respiro e nella riduzione dello stress energetico indotto dalla crisi internazionale. I comuni soci di ZeroC si confermano virtuosi; ISPRA conferma una costante crescita della differenziata negli anni e le analisi di CIC (Consorzio Italiano Compostatori) mostrano una qualità alta della frazione umida raccolta che sfiora il 95% di purezza.
L’analisi merceologica condotta dal CIC infatti ci dice che il rifiuto organico conferito dai comuni di Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Segrate e Sesto San Giovanni (i comuni soci di ZeroC) è di alta qualità, con percentuali di MNC (materiale non compostabile, cioè estraneo al rifiuto organico) che si attestano in media al 5,2% (per le analisi 2020-2021). Si tratta di dati, nel caso della rilevazione del primo biennio, vicini alla soglia ottimale (5%).
L’analisi fotografa, però, anche alcuni elementi che vanno migliorati, come la presenza di rifiuti che non vanno conferiti nell’organico: sacchetti di plastica e la plastica messa all’interno dei sacchetti rappresentano quasi il 34% del MNC, i tessili sanitari (pannolini) oltre il 12%. Mentre inerti (come le lettiere degli animali domestici) insieme a vetro e metallo cubano un ulteriore 18%.
«La FORSU è una risorsa davvero preziosa – commenta Andrea Lanuzza, amministratore unico di ZeroC. Per questo è necessario prima di tutto differenziare e poi migliorare la qualità per ridurre la percentuale di materia non compostabile nel rifiuto, ad esempio abbattendo l’uso di sacchetti sbagliati e differenziando correttamente alcuni tessili sanitari come assorbenti. La campagna di comunicazione che ci apprestiamo a lanciare ha questo scopo: fornire ai cittadini tutte le conoscenze necessarie per differenziare sempre di più e meglio».
La campagna di ZeroC sarà multicanale e prevede advertising cartaceo, strumenti digitali, incontri pubblici: «Sono previsti sei appuntamenti ludico-formativi il sabato pomeriggio, tra aprile e maggio, presso i parchi di ciascun comune socio per sensibilizzare bambini e adulti sull’importanza del corretto conferimento dell’umido, spiega ancora Lanuzza. Sono proprio i cittadini i primi protagonisti della transizione ecologica che intendiamo attuare».
Lo sfruttamento della frazione organica nella linea 1 della BioPiattaforma di ZeroC consentirà di produrre oltre 240 mc/h di biometano, capaci di alimentare una flotta di 2200 utilitarie, nonché di estrarre da innovativi processi di fermentazione attualmente in fase di sviluppo nell’ambito di progetti di ricerca europea, i PHA necessari alla produzione di bioplastiche compostabili con proprietà meccaniche superiori. Un contributo notevole che si inserisce nella strategia che guida l’azione della società consociata da Gruppo CAP e dai 6 comuni, che ambisce a divenire punto di riferimento nazionale per l’industrializzazione dei processi di valorizzazione del rifiuto organico.
«La BioPiattaforma è una raffineria unica nel suo genere in Italia, un imponente progetto industriale di economia circolare applicata al rifiuto – conclude l’amministratore unico. È necessario l’impegno di ciascun attore della filiera per capitalizzare al massimo i benefici che può dare in termini economici e ambientali».